Si sono alzati i toni in udienza per questa battuta della parte civile Petrotto. L’avvocato di Montante Panepinto: “accessi abusivi, spionaggio e dossieraggio? Tutta opera del capo della Security di Confindustria Diego Di Simone Perricone. Montante non c’entra niente”
Si è registrato un increscioso episodio, in coda all’udienza relativa al processo d’appello di sabato 5 marzo, a carico di Antonello Montante e di una parte dei componenti dell’associazione a delinquere, condannati assieme a lui in primo grado. Dopo un’intera e defatigante giornata, in cui uno dei due difensori di fiducia del Montante, l’avvocato Giuseppe Panepinto, ha dovuto faticare parecchio nel tirare acqua al suo mulino, stava per scoppiare l’ennesima bagarre. Abbiamo assistito ad ore ed ore di sistematici tentativi di difendere l’indifendibile, malgrado ci siano agli atti del processo prove lampanti, intercettazioni e testimonianze che dimostrano l’esatto contrario rispetto a ciò che ha sostenuto la difesa di Montante. È stato affermato che tutti quanti gli accessi abusivi ai sistemi informatici, dei Ministeri dell’Interno e della Giustizia, non sono stati chiesti, al capo della Security di Confindustria, Diego Di Simone Perricone, dal Montante, bensì da altri soggetti. Secondo questa particolare scuola di pensiero, tali soggetti sono da identificare in coloro che… continua a leggere l’articolo