Ho sempre ritenuto che quella del Fatto Quotidiano fosse una gestazione da guinness dei primati del mondo animale.
Infatti, neppure il la femmina del polpo “Graneledone boreopacifica” impiega oltre cinque anni per covare le sue uova.
Per assistere al parto di uno scritto – a firma di Monica Valendino – pubblicato sul Fatto Quotidiano, che finisse con l’ammettere che il governo filo-russo di Yanukovich in Ucraina era caratterizzato dalla corruzione che portò alle proteste di Maidan da parte di una popolazione ridotta in miseria, abbiamo dovuto attendere dal 2014 sino a ieri, 1° marzo 2022.
Il titolo dell’articolo, “Ucraina, la propaganda mediatica impedisce l’obiettività: gli errori sono da entrambe le parti”, potrebbe trarre in inganno, lasciando pensare a qualcosa di diverso da un articolo che non dia l’impressione di essere stato scritto da un portavoce del Cremlino, ma basta poco per rendersi conto di come gli articoli pubblicati sul Fatto – con o senza la firma di Travaglio – se non son zuppa son pan bagnato.
Eppure, il semplice fatto che ci sia una seppur piccola ammissione che l’unico oro che luccicava a Kiev era quello che finiva nelle tasche degli affaristi russi e dei fantocci di un governo voluto da Mosca – mentre il popolo viveva in povertà – per chi conosce le simpatie putiniane di Travaglio&company ha già il sapore di un miracolo.
Travaglio, dopo aver osannato i fivestar nella versione antioccidentale e filo-Putin (complici con la Lega di Salvini) si deciderà mai a raccontare ai suoi lettori della super villa del dittatore russo di quasi17.000 metri quadrati, nella quale il solo scopino per il water costa più di 700 euro e il porta carta igienica del bagno ha un valore superiore ai 1.000 euro, mentre nella Federazione Russa il reddito pro capite medio delle famiglie è inferiore alla media OCSE?
Provate a immaginare cosa avrebbe scritto Travaglio – per molto meno – se i fatti avessero riguardato un qualsiasi politico italiano (conditio sine qua non, a lui non gradito)…
Dopo la lunghissima gestazione del Fatto Quotidiano, adesso sarebbe necessario il momento del parto di Travaglio.
Il travaglio più lungo di cui si abbia notizia, fu quello della polacca Joanna Krzysztonek, che nel 2012, dopo75 giorni di travaglio, diede alla luce due gemelli.
A differenza della Krzysztonek, che partorì due gemelli vivi, mentre il nostro eroe avverte le doglie, i bambini muoiono e c’è il rischio che il suo mito (Putin – ndr) scateni una guerra globale senza precedenti, e forse senza neppure un futuro per l’umanità.
Quanto durerà ancora il travaglio di Travaglio prima che riesca a partorire un pensiero non Putin-dipendente?
Gian J. Morici