Perché meravigliarci se un procuratore prova ad armeggiare con la lingua nel vano tentativo di baciare una pm in bocca, le mette le mani sul seno e sul fondoschiena, e il Consiglio Superiore della Magistratura decide di punirlo con la perdita di anzianità di due mesi?
I fatti risalirebbero al 2015, ed erano emersi dalla chat tra Luca Palamara e Alessia Sinatra, nel corso di quelle indagini che finirono con lo stravolgere la nomina del nuovo procuratore di Roma.
Per quelle molestie alla Sinatra, il procuratore di Firenze. Giuseppe Creazzo, si è visto infliggere dal Csm la pena della perdita di soli due mesi di anzianità.
Una follia?
Lo avessero assolto dall’accusa nulla quaestio, ma aver creduto alla versione dei fatti data dalla Sinatra, tanto da pronunciare la condanna nei confronti di Creazzo… Vogliamo stendere un velo aggettivato?
Forse la risposta ce la dà Luigi Pirandello in una delle sue novelle:
«Eh caro! Chi è il pazzo di noi due? Eh lo so: io dico TU! e tu col dito indichi me. Va là che, a tu per tu, ci conosciamo bene noi due. Il guaio è che, come ti vedo io, gli altri non ti vedono… Tu per gli altri diventi un fantasma! Eppure, vedi questi pazzi? Senza badare al fantasma che portano con sé, in sé stessi, vanno correndo, pieni di curiosità, dietro il fantasma altrui! e credono che sia una cosa diversa.»
E allora i pazzi siamo noi. Il pazzo sono io che sarei anche stato critico con la dottoressa Sinatra che non aveva denunciato il fatto.
Riacquistato il bene dell’intelletto, oggi mi chiedo se non abbia fatto bene la pm, se questo è stato il risultato.
Cosa sarebbe infatti accaduto dinanzi una denuncia che – come nella quasi totalità dei casi – difficilmente poteva essere provata?
Ferma restando la presunzione d’innocenza, non possiamo fare a meno di esprimere l’amara considerazione che anche i magistrati talvolta hanno paura a rivolgersi alla giustizia… quando la controparte appartiene alla loro stessa categoria…
Creazzo, nel ritenere ingiusta la sentenza, ha anticipato la volontà di far ricorso in Cassazione dove spera di ottenere giustizia.
Ma nell’ipotesi in cui la Cassazione dovesse però confermare i fatti, cosa ci rimarrebbe se non augurare “buona intrusività” a qualsiasi magistrato che – a differenza di noi comuni mortali – rischierebbe ben poco anche dinanzi a fatti gravissimi come le violenze sessuali?
Gian J. Morici
Così è (se vi pare)! – Luigi Pirandello
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