A buon fine le azioni 2018-EU-IA-0068 e 2019-EU-IA-0023 per l’adozione di servizi di ordini elettronici e fatture elettroniche conformi allo standard europeo
Palermo, 13 luglio 2021. Si sono appena conclusi con successo due progetti co-finanziati del programma CEF Telecom che vedono la Regione Sicilia in prima fila nello sviluppo di infrastrutture e servizi digitali che agevolano gli scambi con gli altri paesi UE ed incentivano così la crescita, l’occupazione e la competitività delle sue imprese.
Il primo riguarda l’Azione 2018-EU-IA-0068 – “Cross-Border Uptake of eInvoicing and Innovation” – che si prefigge di supportare le pubbliche amministrazioni nel conformarsi alla Direttiva sulla fatturazione elettronica 2014/55/UE che obbliga tutte le pubbliche amministrazioni comunitarie a ricevere ed elaborare le fatture elettroniche conformi allo standard europeo (EN 16931). La Direttiva è finalizzata a facilitare il commercio europeo riducendo gli effetti della mancanza di interoperabilità tra diversi formati nazionali.
La Regione Sicilia si è adoperata per allinearsi agli standard e alle policy europee in materia di appalti pubblici elettronici (eProcurement) integrando nella sua piattaforma di eProcurement i moduli per gli ordini e le fatture elettroniche nel formato Europeo e supportando le PMI siciliane con un portale eBusiness per la ricezione di ordini elettronici (Peppol) e la generazione di fatture elettroniche nel formato Europeo. Entrambe le soluzioni sono collegate all’Access Point regionale accreditato da AGID, Peppol Authority nazionale.
Peppol nasce da un progetto promosso dalla Commissione Europea per l’interoperabilità negli appalti pubblici digitali. E’ una rete informatica che rende possibile la connessione tra imprese e amministrazioni pubbliche attraverso Access Points che garantiscono lo scambio sicuro e interoperabile a livello globale di documenti elettronici standardizzati come fatture, ordini, documenti di trasporto, cataloghi. L’utilizzo della rete Peppol è già stato approvato dal governo svedese, australiano, tedesco, danese, inglese, irlandese, belga, islandese, greco, singaporiano, neozelandese, polacco, nederlandese e norvegese. Anche il Giappone ha intrapreso le attività necessarie all’adozione di Peppol per la fatturazione elettronica. In Italia, la prima Regione ad aderire agli standard Peppol è stata l’Emilia Romagna. La Regione Sicilia è la seconda.
A livello nazionale, l’utilizzo di Peppol è già previsto per gli ordini elettronici (obbligatori nel sistema sanitario).
Sviluppatore per la Regione Sicilia del Peppol Access Point (componente che abilita la ricezione dei differenti documenti di business da parte degli utenti finali) e del portale eBusiness per le PMI siciliane è Celeris Advisory Ltd, provider ampiamente referenziato in ambito UE e con comprovate competenze di e-Procurement.
Il ruolo di Celeris è stato fondamentale anche nello sviluppo di un secondo progetto del Programma CEF Telecom in cui è rientrata la Regione Sicilia: l’Azione 2019-EU-IA-0023 – “Einvoicing for Islands”. L’obiettivo dell’Azione è dimostrare l’interoperabilità dei servizi di fatturazione elettronica tra Malta, Regione Sicilia e Irlanda. Per questa azione, relativamente alla Regione Sicilia, Celeris si è focalizzata sull’implementazione di una blockchain privata che si integra all’Access Point Peppol e al portale eBusiness in modo da ottenere una riconciliazione dei dati degli ordini e delle fatture elettroniche. Ciò permetterà di visualizzare dinamicamente lo stato della fornitura fino alla riconciliazione degli ordini con le relative fatture. Essendo il registro della blockchain indelebile, la soluzione offrirà una maggiore sicurezza delle informazioni transitate da Peppol e le fermerà nel tempo evitando possibili manomissioni.
La Regione Sicilia è riuscita ad acquisire le suddette competenze digitali grazie alla lungimiranza della sua Amministrazione e al grande contributo di un pool di referenti. Tra questi Maggioli SpA – responsabile per l’integrazione dei moduli per gli ordini e le fatture elettroniche nella piattaforma di eProcurement regionale – e Sicilia Digitale, la società in house (a totale partecipazione pubblica) strumentale e strategica per l’amministrazione regionale nell’area innovazione, attività informatiche e ICT che ha coordinato i test d’interoperabilità e, entro fine 2021, si occuperà della gestione delle soluzioni sviluppate nell’ambito delle attività progettuali.
“I risultati delle due azioni sono stati possibili grazie ad un lavoro di squadra di tutti gli attori coinvolti. L’infrastruttura e le soluzioni sviluppate collegano la Sicilia ad una rete globale utilizzata in paesi come la Norvegia anche per le transazioni commerciali tra imprese. L’auspicio è quello di continuare a produrre valore per la Regione Sicilia e il suo tessuto imprenditoriale per progetti ancora più ambiziosi” – Carmen Ciciriello, AD Celeris Advisory.