“C’è una parte, non mi pare maggioritaria, dentro l’associazione magistrati che crede nel sorteggio dei membri del Csm ma me non convince. Se la Costituzione parla di elezioni parlare di sorteggio a Costituzione invariata non mi sembra consentito”. Lo ha detto il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia, a 24Mattino su Radio24, parlando di elezione dei membri del Consiglio superiore della magistratura. “Non è la compressione sul diritto dell’elettorato che risolve il problema – ha aggiunto – la riforma del Csm crediamo che sia essenziale poiché la crisi va superata anche sul piano normativo”. – continua a Radio 24 – “Bisogna pensare a un nuovo sistema elettorale che possa allontanare dal pericolo che ci siano interferenze indebite dell’associazionismo e delle correnti – ha concluso – bisogna restituire maggiore libertà di voto ai magistrati”.
Terrorismo – Positiva collaborazione Francia
“E’ un fatto positivo la collaborazione della Francia e contribuisce a chiudere definitivamente e meglio una stagione che ha particolarmente ferito il nostro Paese”. Così il presidente dell’associazione nazione magistrati, Giuseppe Santalucia commentando l’arresto degli ex terroristi italiani in Francia. “Si tratta di soggetti che sono stati condannati dalla giustizia italiana per fatti gravissimi, omicidi – ha aggiunto – e credo quindi che una collaborazione all’estradizione sia un fatto da salutare positivamente”.
Grillo – Non esiste in assoluto tempo irragionevole
“Non posso esprimermi su processi che non conosco, sarebbe buona norma farlo sempre, ma non esiste un tempo in assoluto irragionevole, la ragionevolezza va valutata nel caso concreto”, in merito ai tempi dell’inchiesta della procura di Tempio Pausania che vede tra gli indagati anche il figlio di Beppe Grillo.
Magistratura – ANM non ferma, sul caso Palamara ci vuole tempo
“L’ANM sta procedendo a norma di statuto, – dice il presidente dell’Anm a 24 Mattino su Radio 24, a proposito del caso Palamara ed in merito alle eventuali decisioni che l’associazione dovrà prendere – ha chiesto tempo e pazienza, nel rispetto pieno delle regole e quindi bisogna attendere che il lavoro del collegio dei probiviri sia completo e quando sarà completato, nell’autonomia assoluta del collegio, il parlamentino dell’associazione dei magistrati potrà valutare tutte le vicende. Occorre tempo, ogni volta che si fa un accertamento secondo le regole occorre avere pazienza e cautela perché i diritti delle persone vanno sempre e comunque rispettati. Apprezzo come un dato positivo la forza di scandalizzarsi di molti magistrati, perché insomma, la vicenda Palamara ha turbato profondamente la gran parte della magistratura e questa capacità di scandalizzarsi secondo me è il segno della vitalità dell’Anm e delle magistratura consapevole della gravità di quanto è emerso”.
Magistratura – Santalucia: Non è vietando correnti che si cambia magistratura
“Con il caso Palamara c’è stato un momento di ‘distrazione’, di rilassamento dei costumi e dell’etica della magistratura. Ora è il momento di riprendere il cammino. Non sto marginalizzando, sto dicendo che è stato un importante scandalo della magistratura e la magistratura ha preso piena consapevolezza di questo. Non sto minimizzando il problema. Non è vietando i diritti di associazioni libere, trasparenti, democratiche, che si raggiunge un risultato. Le correnti non sono altro che raggruppamenti liberi, costituzionalmente garantiti, anche dei magistrati. Quello che serve è fare tutto in maniera trasparente, alla luce del sole, un dibattito pubblico sul modo di intendere la giustizia e il modo di essere magistrato. E’ questo il senso dell’associazionismo, poi non sono certo io a negare gli scandali che ci sono stati e che sono sotto gli occhi di tutti”.
Su separazione carriere troppe domande senza risposta
“Ci sono troppo domande che non mi pare abbiano ancora sufficienti e rassicuranti risposte”, così si è espresso il presidente dell’Anm, Giuseppe Santalucia intervenendo su Radio 24, nel programma 24Mattino, in merito alla separazione delle carriere. Troppe domande senza risposta da una separazione delle carriere e la creazione di un potere troppo forte secondo il presidente dell’ANM: “Non ci sono temi tabù e che non debbano essere discussi. Bisogna lavorare per migliorare e non per creare ulteriori criticità. Io dico solo questo: una volta che separiamo il pubblico ministero dalla magistratura che ha un determinato assetto equilibrato tra i poteri dello Stato, cosa faremo di questo organo? Una sorta di responsabilità se non sarà la responsabilità del potere giudiziario bisognerà che qualcuno se la assuma una responsabilità politica. Se no diventa un organismo di 2500 magistrati, titolare del potere di azione, sganciato dalla giurisdizione, lontano dal potere politico, diventa un problema di riequilibrio dei poteri. Non è un’apertura alla separazione delle carriere ribadisco che non ci sono temi indiscutibili però ci sono delle criticità che a me paiono insuperabili. Creare un corpo di pubblici ministeri separato è, probabilmente, più pericoloso dell’attuale assetto perché in qualche modo il pm partecipa della giurisdizione, partecipa dei controlli del consiglio superiore della magistratura, dopodiché avrà un suo Csm separato? Creare un corpo così forte, perché ha un potere importante, il potere di azione, sganciato da tutto, allora lo si mette sotto il controllo politico, ma è questo che si vuole?”.