Nell’ambito dei piani di controllo economico del territorio finalizzati al contrasto dei traffici illeciti, predisposti dal Comando Regionale Trentino Alto Adige della Guardia di Finanza, le Fiamme Gialle del Nucleo Mobile della Compagnia di Bressanone, nei giorni scorsi, hanno portato a termine un importante intervento a contrasto delle frodi in materia di accise sui prodotti energetici. In particolare, nel corso di un mirato controllo eseguito presso la barriera autostradale di Vipiteno, lato ingresso Stato, i Finanzieri hanno individuato due autoarticolati provenienti da un Paese comunitario, che trasportavano complessivamente 52 tonnellate (pari a oltre 63.000 litri) di prodotto cartolarmente classificato “olio lubrificante”, che stava per essere introdotto nel territorio dello Stato in totale evasione d’imposta.
I conducenti dei due autoarticolati, due cittadini italiani residenti nel napoletano, prima di giungere alla barriera di Vipiteno, hanno fatto accesso presso l’adiacente Autoporto “Sadobre” ma la repentina manovra non è sfuggita all’occhio attento dei Finanzieri che, simulando di essere intenti ad eseguire l’ispezione di un altro veicolo, li hanno fermati, poco dopo, nei pressi del varco d’uscita. Nel procedere all’ispezione dei mezzi e della merce trasportata, i militari della Compagnia di Bressanone, insospettiti dalle vistose anomalie contenute nei documenti che scortavano la merce, hanno deciso di procedere a più approfonditi accertamenti.
Dalla documentazione esibita, infatti, emergeva che il prodotto trasportato, inizialmente caricato in Germania (in una località che si trova nei pressi del confine polacco), sarebbe stato destinato, per conto di una società rumena, a un cliente greco, con il trasporto curato da un vettore di Napoli. Attraverso la consultazione delle varie banche dati in uso alla Guardia di Finanza veniva appurato che il trasporto non risultava scortato dal previsto documento, riportante il «Codice Amministrativo di Riscontro» (CAR), obbligatorio dal 1° ottobre 2020 per la circolazione degli olii lubrificanti, e che le società coinvolte nella compravendita del prodotto non risultavano neppure censite. Pertanto, i Finanzieri, sfruttando la «Stazione di Controllo» realizzata, in collaborazione con la società “Autostrada del Brennero”, presso la barriera autostradale di Vipiteno, provvedevano ad effettuare dei prelievi del liquido trasportato per constatarne la reale natura. In particolare, veniva eseguito un test speditivo attraverso uno “spettrofotometro compatto a semiconduttore”.
Si tratta di uno strumento realizzato dal Dipartimento di Ingegneria e Scienza dell’Informazione dell’Università di Trento, in collaborazione con il Comando Regionale Trentino Alto Adige della Guardia di Finanza, che, attraverso sorgenti di onde elettromagnetiche, consente di verificare, in maniera speditiva, se il prodotto corrisponda a olio lubrificante ovvero sia idoneo alla carburazione e, quindi, da assoggettare ad accisa. Nel caso di specie, il test restituiva valori che lo rendevano inequivocabilmente qualificabile come gasolio per autotrazione. Pertanto, i Finanzieri procedevano al sequestro preventivo del prodotto trasportato, delle motrici e dei rimorchi, nonché al sequestro probatorio della documentazione rinvenuta, e alla denuncia, a piede libero, dei conducenti degli autoarticolati per il reato di contrabbando previsto dall’art. 40 del Testo Unico sulle Accise.
L’intervento operato dalla Compagnia di Bressanone testimonia l’efficacia dei Dispositivi di Controllo Economico del Territorio finalizzati al contrasto di tutte le tipologie di traffici illeciti, dal traffico di stupefacenti al contrabbando dei prodotti petroliferi, dalle violazioni in materia di contraffazione a quelle valutarie.