Il presidente dell’Ordine dei medici Anelli denuncia vaccini somministrati a parenti “Voglio sperare che questi 400.000 siano in gran parte personale che lavora nelle strutture sanitarie e Rsa, spero che non siano ‘imbucati’. Sarebbe estremamente grave: laddove sia accaduto devono intervenire le autorità giudiziarie. Ma questi sono flussi di dati che hanno le Regioni e vanno verificati”. Così Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24.
Dati Lombardia, “l’errore non è partito da qui se si sbaglia va riconosciuto”
Caso Lombardia, “non si può dire che l’errore sia partito da qui, non siamo noi che diamo i numeri di positivi, sintomatici e quant’altro, i numeri ce li ha la Regione” afferma Sileri. “Gli errori sono sempre possibili. Non c’è nulla di male nel fare degli errori, l’importante è riconoscerli e correggerli. “I dati – specifica Sileri – vengono dalle Regioni. E’ la Regione che li comunica al ministero. Il ministero e l’Istituto superiore di sanità li analizzano e, in base ai parametri, danno il famoso ‘colore’. I dati non li producono ministero e Iss, i dati arrivano a noi, l’importante è verificarli, è che vi sia un doppio check, un triplo check se necessario, e correggerli in itinere e prontamente”, Sileri conclude: “Sono polemiche che non fanno bene né a chi le fa né soprattutto ai cittadini lombardi”.
Ritardo Pfizer, problema superato nelle prossime ore
Ritardo vaccini Pfizer “il problema sarà superato nelle prossime ore e si potrà proseguire con campagna vaccinale”. Lo afferma Pierpaolo Sileri, viceministro alla Salute, a 24Mattino di Simone Spetia su Radio 24. “C’è stata una riduzione nella scorsa settimana e ci sarà per questa, rientra nella norma ma se il ritardo dovesse estendersi per più di due settimane sarebbe un problema non solo per l’Italia ma per l’intera comunità europea”. Sileri ha spiegato che “il ritardo di Pfizer è legato alla necessità dell’industria di realizzare dei lavori all’interno delle fabbriche per produrre più fiale, il problema sembra già superato e la Pfizer ha dichiarato che dal primo febbraio si tornerà alla normalità con il recupero delle dosi mancanti”.
Vaccino, serve doppia dose per immunità
“Per vaccinazione intendo aver completato le due dosi, fare una sola dose è un rischio che non prenderei, i vaccini sono stati autorizzati per due dosi e dopo 7/14 giorni inizia l’immunità, proteggere gli anziani con una dose è come non averli protetti” – conclude il viceministro alla Salute Pierpaolo Sileri.