L’emergenza Covid-19 nelle case di riposo sta avendo pesantissime ripercussioni non solo dal punto di vista sanitario ma anche economico-finanziario per le strutture. Per far fronte a queste difficoltà il Consorzio CEV di Verona, ente specializzato nel fornire soluzioni innovative alle pubbliche amministrazioni, mette a disposizione uno strumento per agevolare l’accesso al credito.
“La necessità di dover attingere a nuova liquidità per riequilibrare i flussi finanziari si scontra con la difficoltà a interloquire con il sistema bancario in quanto, mai come in questo periodo, è restio a concedere nuova finanza se non supportata da adeguate forme di garanzia – sottolinea il presidente del Consorzio, Andrea Augusto Tasinato -. Per questo il Consorzio CEV ha individuato una formula che consente di migliorare l’accesso al credito mediante il supporto di un Cofidi, ovvero di una struttura che garantisce il sistema bancario per almeno una parte dell’ammontare di cui si necessita”. Nel dettaglio, il Consorzio Fidi – previa analisi della documentazione contabile – si rende disponibile a rilasciare a un istituto di credito una garanzia a prima richiesta assoluta del 50% sul valore del finanziamento richiesto.
“Molte case di riposo sono allo stremo delle forze, dopo mesi difficilissimi sotto ogni punto di vista – conclude Tasinato -. C’è bisogno di uno sforzo comune perché queste realtà sono irrinunciabili per le nostre comunità e soprattutto per le famiglie che possono contare su un aiuto indispensabile nella cura dei propri cari. Il Consorzio CEV non si tira indietro e ha voluto fare la propria parte con un servizio concreto, che speriamo possa dare un po’ di respiro”.
Il Consorzio CEV conta attualmente 1.081 soci, tra enti locali e case di riposo, ed è specializzato nel fornire soluzioni innovative per le attività delle pubbliche amministrazioni che vogliono attuare modelli di gestione improntati all’efficienza e al risparmio.