
Lo scorso, l’Avv. Ezio Bonanni, Presidente dell’Osservatorio Nazionale Amianto (ONA), riceveva il Premio “Società e Ambiente” presso il Teatro comunale del Polivalente a Priolo Gargallo.
Il meritato conferimento, ricevuto per l’impegno a tutela delle vittime di amianto in Sicilia, non voleva rappresentare solo un un riconoscimento simbolico, ma un impegno “in divenire” affinché la bellissima terra siciliana potesse e possa essere affrancata dal killer silente.
Eppure, a distanza di un anno, la questione amianto è sempre più attuale ed irrisolta.
Per tali motivi i lavoratori vittime della fibra letale hanno iniziato uno sciopero della fame.
Ad aderire sono Calogero Vicario (coordinatore ONA in Sicilia) e tutte le vittime della “Industrie Meccaniche Siciliane”, contrari alla decisione della Corte di Appello di Catania, (che ha annullato la sentenza del Tribunale di Siracusa), che aveva riconosciuto il loro diritto al prepensionamento.
Ricordiamo che grazie all’impegno dell’Avv. Ezio Bonanni, l’INPS di Siracusa era stata condannata ad accreditare a questi lavoratori le maggiorazioni amianto, ex art. 13 co. 8 della L. 257/92.
In questo modo, questi lavoratori, avevano ottenuto l’accredito delle maggiorazioni contributive pari al 50% del periodo di esposizione, utili per maturare preventivamente il diritto a pensione.
L’allarme di WHO e OMS
Secondo l’WHO (World Health Organization), attualmente circa 125 milioni di persone nel mondo sono esposte all’amianto sul posto di lavoro.
La fibra, non solo provoca circa la metà delle morti per cancro professionale, ma sono riconducibili ad essa anche diverse migliaia di decessi all’anno, che avvengono tra le mure domestiche.
Sia che si tratti di crisotilo (amianto bianco), crocidolite (amianto blu), amosite, antofilite, tremolite e actinolite, occorre precisare che tutte le forme di amianto sono cancerogene per l’uomo.
L’esposizione all’amianto infatti provoca il cancro del polmone, della laringe e delle ovaie e anche il mesotelioma (un cancro del rivestimento pleurico e peritoneale).
In aggiunta, l’esposizione all’amianto è responsabile di altre malattie come l’asbestosi (fibrosi dei polmoni) e le placche, l’ispessimento e il versamento nella pleura.
La risoluzione 58.22 dell’Assemblea mondiale della sanità sulla prevenzione del cancro esorta gli Stati membri a prestare particolare attenzione ai tumori per i quali l’esposizione evitabile è un fattore, compresa l’esposizione a sostanze chimiche sul posto di lavoro e nell’ambiente.
Con la risoluzione 60.26, l’Assemblea Mondiale della Sanità ha chiesto all’OMS di condurre una campagna globale per l’eliminazione delle malattie legate all’amianto “… tenendo presente un approccio differenziato alla regolamentazione delle sue varie forme – in linea con i pertinenti strumenti giuridici internazionali e le prove più recenti per interventi efficaci… “.
Interventi economici per la prevenzione delle malattie polmonari professionali da esposizione all’amianto sono tra le opzioni politiche per l’attuazione del “Piano d’azione globale per la prevenzione e il controllo delle malattie non trasmissibili” (2013-2020), come approvato dal Sixty-sixth World Health Assemblea nella risoluzione WHA66.10 nel 2013.
Anche l’OMS, in collaborazione con l’Organizzazione internazionale del lavoro e altre organizzazioni intergovernative e la società civile, ha declinato alcuni imperativi categorici necessari a porre fine alla questione, riconoscendo che il modo più efficiente per eliminare le malattie legate all’amianto è
1) interrompere l’uso di tutti i tipi di amianto;
2) fornire informazioni sulle soluzioni per sostituire l’amianto con sostituti più sicuri e sviluppare meccanismi economici e tecnologici per stimolarne la sostituzione;
3) adottare misure per prevenire l’esposizione all’amianto sul posto e durante la rimozione dell’amianto (abbattimento);
4) migliorare la diagnosi precoce, il trattamento e i servizi di riabilitazione per le malattie legate all’amianto;
5) istituire registri delle persone con esposizioni passate e / o attuali all’amianto e organizzare la sorveglianza medica dei lavoratori esposti;
6) fornendo informazioni sui pericoli associati a materiali e prodotti contenenti amianto e sensibilizzando sul fatto che i rifiuti contenenti amianto dovrebbero essere trattati come rifiuti pericolosi.
Urge la bonifica dei siti
Nonostante sia ormai chiara la necessità di agire, sopratutto attraverso la bonifica dei siti contaminati, la macchina burocratica siciliana (e non solo) sembra incepparsi ad ogni piccolo avanzamento.
La situazione preoccupa non poco il Presidente ONA Ezio Bonanni, secondo cui, in Italia ogni anno sono censiti circa 1.900 casi di mesotelioma, (dato confermato dal VI Rapporto RENAM (mesoteliomi INAIL).
Il dramma del polo petrolchimico siracusano
La presenza dell’ Avv. Ezio Bonanni a Priolo Gargallo, è un atto di forza, un segno della volontà manifesta di scardinare le connessioni esistenti tra diritto, ambiente e salute in un contesto caratterizzato da una forte presenza industriale.
L’area oggetto d’attenzione, è una vasta fascia costiera che si estende verso nord, includendo i comuni di Priolo Gargallo, Melilli ed Augusta.
A partire dagli anni Cinquanta, i territori furono sottoposti ad un massiccio processo di industrializzazione alimentando quella che Giuseppe Fava definì «la grande illusione».
Gli insediamenti industriali, infatti, se inizialmente procurarono un aumento del tasso di occupazione e dei livelli di reddito medio, nel tempo hanno prodotto gravi conseguenze, oggi accertate, sullo stato di salute dei territori e dei loro abitanti, dissolvendo le speranze inizialmente riposte in uno sviluppo economico progressivo che avrebbe portato ad un benessere sempre più diffuso.
Nel cosiddetto “Triangolo della morte” Priolo-Gargallo-Augusta, le concentrazioni di amianto superano ogni soglia di sicurezza e l’intera popolazione è a rischio.
Effettivamente all’Inail sono pervenute circa 25 mila domande da parte di coloro che sono stati esposti nella zona industriale siracusana (delle quali solo una minima parte è stata presa in considerazione).
A testimonianza di ciò, ricordiamo una singolare iniziativa organizzata dal parroco della Chiesa Madre di Augusta.
Egli, il giorno 28 di ogni mese celebra una messa durante la quale legge ai fedeli un elenco sempre crescente dei morti di tumore, una sorta di anagrafe informale, affissa all’ingresso dell’edificio sacro, in cui sono indicati il nome del defunto e la causa del decesso.
Infine, anche la Corte di Appello di Roma ha ammesso la drammaticità della situazione, come dimostrato dall’Avv. Ezio Bonanni, in riferimento al rischio esteso anche alla popolazione: “I numeri delle morti sono drammatici: 100 l’anno per mesotelioma e 200 per carcinoma”. Eppure, in pochi ottengono ad oggi adeguati benefici previdenziali.
Precisiamo che la connessione tra l’elevata incidenza di malattie asbesto correlate e l’attività industriale, trova conferma dalla indagine epidemiologica del 1997 a cura dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e Registro Tumori della Provincia di Siracusa.
ONA PER I DIRITTI DELLE VITTIME NEL 2020
L’ONA e l’Avv. Ezio Bonanni insistono affinché il Governo nazionale metta fine alla questione amianto, attraverso una capillare operazione di bonifica nel sito di interesse nazionale di Siracusa, Priolo Gargallo, Melilli e Augusta.
Il destino delle donne e degli uomini che vivono questi territori sono il tema centrale di ONA, convinta sempre di più che la sofferenza, le percezioni sensoriali, la biologia umana e animale e la conoscenza scientifica rappresentino risorse culturali e politiche utili ad agire nel presente nel tentativo di migliorarlo in direzione di una maggiore giustizia sociale.
Per riuscirci occorre tuttavia attuare al più presto la legge regionale 10 del 2014, che si era prevista come scopo prioritario la bonifica dell’amianto residuo, controlli a chi era stato esposto al killer silenzioso, la mappatura dei siti contaminati, il censimento dei malati, la sorveglianza sanitaria dei lavoratori e la creazione del polo oncologico di riferimento medico istituito presso l’Ospedale Muscatello di Augusta.
Purtroppo ad oggi, non sono stati fatti grandi passi avanti ed è per tali motivi che l’ONA si è mobilitata.
Conclusioni
In merito ai criteri tecnico giuridici adottati dalla Corte di Appello di Catania, e attraverso il Senatore Pino Pisani, l’Avv. Ezio Bonanni ha chiesto di poter interloquire con il Ministro del lavoro.
La partita non è ancora chiusa…