
Dopo anni – se non decenni – il presidente della Regione Siciliana, con un’ordinanza aut aut, risolve in poche ore il problema dell’immigrazione clandestina. Poche ore per sgombrare hotspot e centri di accoglienza dei migranti che devono essere improrogabilmente trasferiti e o ricollocati in altre strutture fuori dal territorio della Regione Siciliana, non essendo allo stato possibile garantire la permanenza nell’isola nel rispetto delle misure sanitarie di prevenzione del contagio.
A tal fine, la Regione Siciliana, mediante le Asp territorialmente competenti, mette a disposizione delle autorità nazionali il personale necessario ai controlli sanitari per consentire il trasferimento dei migranti in sicurezza.
L’ultimatum di Musumeci scadrà alle ore 24 del 24 agosto. L’ordinanza, che avrà validità fino al 10 settembre, prevede inoltre il divieto di ingresso transito e sosta nel territorio alla Regione Siciliana di ogni migrante al fine di tutelare e garantire la salute e l’incolumità pubblica in mancanza di strutture idonee di accoglienza, è fatto divieto di ingresso transito e sosta nel territorio alla Regione Siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane con imbarcazioni di grandi e piccole dimensioni comprese quelle delle ONG.
Musumeci sembra aver copiato la linea del sindaco di Messina, Cateno De Luca, il quale aveva emesso un’ordinanza di chiusura dello hotspot di Bisconte, adducendo le stesse motivazioni. Un’iniziativa che ha tutto il sapore di una campagna elettorale in vista delle prossime elezioni, visto che la competenza appartiene al Ministero dell’Interno e che sarebbe impossibile dare seguito all’ordinanza, sia per i tempi brevi, sia perché allo stato non pare sussistano le condizioni per lo spostamento dei migranti in altre regioni. Addurre alle ragioni sanitarie che vedrebbero i migranti, e solo loro, portatori del coronavirus, la motivazione dell’ordinanz -, peraltro inapplicabile – non trova riscontro alcuno con l’aumento dei contagi che in Italia ha fatto registrare nella sola giornata di ieri (22 agosto) 1071 nuovi casi, di cui gran parte in tre regioni che certamente non sono fortemente influenzate dal flusso migratorio (Lazio 215, Lombardia 185 e Veneto 160).
Inoltre, c’è da chiedersi in che modo Musumeci pensi di impedire l’ingresso il transito e la sosta nel territorio alla Regione Siciliana da parte di ogni migrante che raggiunga le coste siciliane, visto che i migranti arrivano quotidianamente a bordo di piccole imbarcazioni che raggiungono Lampedusa, e spesso direttamente le coste agrigentine.
Considerato che l’ordinanza non prevede il divieto di sorvolo dell’isola, vogliamo suggerire noi a Musumeci la soluzione: schierare le portaerei ai confini delle acque territoriali, dalle quali, dopo aver recuperato i migranti, far decollare gli aerei che li trasporteranno in altra regione.
In attesa che il Ministero dell’Interno, al quale spetta la competenza in materia, impugni l’ordinanza, non si può far altro che prendere atto dell’ennesima boutade di Musumeci, il cui fine è chiaramente quello di scaricare su altri l’impossibilità di applicare la sua ordinanza. Cosa non si fa per qualche voto in più…
Gian J. Morici