“Una normativa all’avanguardia ce l’avevamo già, sugli spazi vitali minimi nelle aule prevista dal DM 18.12.1975”. Così afferma in una nota l’On. FIORAMONTI (MISTO), già Ministro dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca.
“In questi giorni – continua Fioramonti-, si è tornato a parlare di distanziamento a scuola. Come mantenere un metro di distanza tra gli studenti? Tale distanza si deve intendere statica (quando seduti ai banchi) o anche dinamica (quando gli studenti si muovono)? E forse ritorna l’uso delle mascherine quando gli studenti non sono al banco, nonostante i problemi di respirazione che ciò potrebbe comportare”.
“Una normativa all’avanguardia sugli spazi vitali minimi nelle aule esiste dal 1975. Infatti, il DM 18.12.1975 prevede che, per garantire condizioni igieniche e sanitarie compatibili con l’attività didattica, si applicano i seguenti standard minimi di superficie:
– scuola dell’infanzia – mq/alunno 1,80
– scuola primaria – mq/alunno 1,80
– scuola secondaria 1° grado – mq/alunno 1,80
– scuola secondaria 2° grado – mq/alunno 1,96″.
“Un metro di distanza, come richiesto dal Comitato Tecnico Scientifico, equivale a circa mq/alunno 0,8, cioè molto meno di quanto sarebbe già dovuto essere previsto dai parametri tecnici del Ministero”.
“Se avessimo applicato le norme esistenti- conclude infine l’ex Ministro-, invece di disattenderle ed abrogarle per ammassare sempre più studenti nelle aule, oggi avremmo delle aule già idonee al distanziamento da COVID-19. E forse non avremmo neanche dovuto chiudere le scuole per così a lungo”.