E’ stato approvato lo scudo penale per i vertici della difesa proposto in Commissione Difesa del Senato. Non resta altro che un intervento diretto del Capo dello Stato e del Presidente del Consiglio per cancellare un provvedimento che, oltre a risultare incostituzionale, offende la dignità di migliaia di persone che, in questi drammatici giorni per il nostro Paese, operano incessantemente mettendo a repentaglio anche la loro salute.
Non a caso, chi ha proposto il provvedimento, occupava la stessa poltrona quando, 20 anni fa, i nostri soldati furono inviati a respirare uranio nei territori balcanici senza alcuna precauzione. Quella decisione che ha comportato 370 morti ed oltre 7500 malati, ha provocato la reazione delle famiglie dei deceduti e dei malati che attraverso l’Avv. Tartaglia dell’Osservatorio Militare ha fatto condannare la difesa 160 volte e tra le condanne, confermate anche in Cassazione, si parla di omicidio colposo. Sarà questo il motivo che ha dettato il provvedimento? Se così fosse siamo di fronte ad una chiara ammissione di colpa per il passato ed una inquietante necessità di mettere le mani avanti. Così non va bene. Quando i militari operano lo fanno per il popolo rappresentato dal Presidente della Repubblica, dal Presidente Del Consiglio e dalle Camere.
Chi ha proposto questo provvedimento offende anche la buona fede di chi li ha votati. Oggi stesso l’Osservatorio Militare invierà al Presidente della Repubblica ed al Presidente del Consiglio una richiesta d’intervento accompagnata da un parere giuridico dell’Avv. Tartaglia che metterà in evidenza sia l’inopportunità umana che giuridica di un atteggiamento di organi istituzionali che di fatto crea un solco insanabile tra un Paese in difficoltà verso cui tutti siamo chiamati al sacrificio ed una parte di classe politica disattenta e distratta a “tutelare” solo chi ha ruolo di dirigente.