E’ notissima l’insostenibile situazione delle tariffe aeree, per le quali recarsi in Sicilia a ridosso delle vacanze natalizie è carissimo.
Mai realmente attuata per via dell’assenza di infrastrutture in grado di realizzare una parità di servizi e trattamento con il resto della nazione, per via della totale assenza di alta velocità e alta capacità sul ferrato in tutto il meridione d’Italia, la situazione della continuità territoriale sicula è a dir poco drammatica.
Una classe politica figlia dell’opportunismo e del totale disinteresse per le sorti della propria terra e del proprio popolo ha relegato la Sicilia al ruolo di serbatoio di manodopera e cervelli per il resto d’Italia e d’Europa, eliminando de facto la possibilità di restare in Sicilia a realizzare il proprio futuro.
“Chiediamo l’attuazione della già esistente e dimenticata legge sulla continuità territoriale siciliana, la L. 23 Dicembre/2000 n.388, tramite la quale il Presidente della Regione potrebbe avviare una conferenza di servizi con le compagnie private e lo Stato, al fine da garantire agevolazioni tariffarie a determinate categorie di cittadini (ad esempio studenti universitari, disabili, residenti in Sicilia, minori come in Sardegna) all’interno di determinate tratte.”