Palermo, 29 ottobre 2019 – Si è concluso da poche ore il secondo corso di formazione politica organizzato da Diventerà Bellissima (25-27 ottobre) a Pergusa, terra dei ‘grandi meriggi’ e dei miti legati a Proserpina-Persefone, la quale, ritornando sulla terra ciclicamente (dopo il ratto di Plutone che l’aveva condotto negli Inferi) simboleggia la rifioritura, la rinascita degli elementi della terra e l’alternanza delle stagioni. Pergusa e il mito, Pergusa e la nuova politica della Sicilia attraverso la formazione di quanti hanno scelto l’impervio sentiero della scienza del governo e della cosa pubblica.
“ Formare la classe dirigente e saperne selezionare il merito e la competenza”.
Questo, in sintesi, l’obiettivo che si è prefisso il II Corso di formazione politica organizzato dal CESPOS e dal Movimento fondato dal Presidente della Regione.
Una tre giorni ricca di spunti e partecipazione, che ha visto protagonisti i giovani del Movimento, ma anche i suoi dirigenti, tutti impegnati ad affrontare le tematiche sciorinate dai relatori.
Temi di fondo, la comunicazione politica interpretata secondo i dettami dei social media e del web ( Giovanni Marinetti), come renderla “appetibile” ( Francesco Bongarrà) e, infine, la sua sublimazione: il contatto con il paese reale. Un contatto che si estrinseca attraverso lo strumento più immediato e diretto: la piazza.
In quest’ultimo senso, apprezzatissimo l’intervento del Presidente della Regione, Nello Musumeci, che della “piazza” intesa come luogo di interlocuzione che “amplifica la parola”, ha fondato gran parte della sua carriera politica.
Numerosi i contributi offerti dagli altri relatori: Gino Ioppolo, Sindaco di Caltagirone, ha affrontato la questione del risanamento finanziario dei Comuni, basandosi principalmente sulla sua esperienza personale; Monsignor Pennisi, Arcivescovo di Monreale, ha parlato di “Reato e peccato nella pratica politica”; il professor Felice Giuffrè ha trattato il tema “Autonomia speciale e regionalismo differenziato”; il professor Giacomo Gargano ha parlato del difficile rapporto tra politica e burocrazia.
Un cenno a parte merita l’intervento di Marcello Veneziani, saggista, scrittore, giornalista, che nella sua applauditissima relazione “La Sicilia, il Sud, la civiltà mediterranea: il mito, il pensiero, la matria”, si è soffermato su concetti come identità e cultura del Meridione (che contraddistingue la nostra identità), avvertendo la platea che occorre tuttavia integrarle nella realtà del Terzo millennio.
Le conclusioni finali affidate al Presidente Musumeci sul rapporto tra politica e piazza (intesa, quest’ultima, come cuore pulsante delle Comunità), hanno delineato lo “status” di Diventerà Bellissima: un movimento che teorizza e pratica il buon governo a tutti i livelli istituzionali, avendo radici ben salde nelle piazze, nei borghi, nei quartieri dei Comuni popolati da tutti quei siciliani che ancora oggi chiedono alla politica di offrire il giusto equilibrio tra cuore e ragione. Tra passione e competenza. In un sacerdozio laico che è la pratica più antica e nobile a cui l’uomo si dedica da 2500 anni.
“ Un Movimento politico che investe sulla formazione dei propri giovani e della propria classe dirigente è un Movimento che ne rispetta le intelligenze e ne valorizza le potenzialità, affinché si formino operatori della politica che nel loro agire quotidiano possano aver cura del bene comune, con le necessarie competenze. Perché la politica è tanto più credibile, quanto più i suoi operatori sono in grado di fornire risposte concrete agli interessi diffusi dei cittadini”.
A dichiararlo, a margine della tre giorni formativa di #Diventeràbellissima, i dirigenti dei circoli territoriali di Palermo e regionali del Movimento, Gabriele Dolce, Valeria Cerniglia, Fabio Cocchiara, Maria Luciardello, Marcello Galante, Piero Galizzi, Piera Cordaro, Nino Doria, Tania Pontrelli, Luca Tantino, Rosa Maria Chiarello, Salvatore e Ignazio Gattuso.