Oggi si è aperto il 38° Seminario di formazione federalista di Ventotene, organizzato dall’Istituto di Studi Federalisti “Altiero Spinelli”, e alla cerimonia di apertura, dedicata a “Un’Italia europea in un ‘Europa federale” sono intervenuti Laura Garavini (Presidente Intergruppo federalista al Senato della Repubblica), Sylvie Goulard ( candidata Commissaria europea proposta dal Presidente della Repubblica francese ), Mario Monti (Presidente Università Bocconi e Senatore a vita). Le conclusioni sono state affidate a Romano Prodi, ex Presidente della Commissione europea.
Centro polivalente Umberto Elia Terracini
Ventotene (Latina)
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Goulard, Monti e Prodi all’apertura del Seminario di Ventotene
In una sala gremita di giovani, si è aperto oggi a Ventotene il XXXVIII Seminario federalista organizzato dall’Istituto Spinelli, con la partecipazione di Sylvie Goulard, candidata a Commissario europeo, il senatore Mario Monti e il presidente Romano Prodi.
Sylvie Goulard ha sottolineato che “pur partendo da storie nazionali diverse e attenti alle paure dei cittadini di fronte al cambiamento, è fondamentale che gli europei sappiano fare un gioco di squadra. La nuova Presidente della Commissione Ursula von der Leyen è una persona di grandi capacità e guiderà finalmente una Commissione con parità di genere”.
Mario Monti ha affermato che “il Manifesto di Ventotene è una bussola preziosa e una stella polare per le nuove generazioni. L’Europa è l’alleata, l’amica dei giovani, perché tutela con le sue politiche le generazioni future: dalla lotta al cambiamento climatico a quella per non scaricare un esorbitante debito pubblico su chi ancora non vota”.
Romano Prodi ha evidenziato l’importanza politica e culturale del Seminario di Ventotene, che dovrebbe diventare un regolare appuntamento europeo. “Oggi L’Europa è di fronte a nuove urgenze, che richiedono che agisca unita. L’Europa è anche e soprattutto un baluardo della democrazia e dei diritti. Così come avvenne con l’introduzione dell’euro, l’Europa ritroverà l’anima e riscalderà i cuori se saprà di nuovo prendere grandi decisioni. Le urgenze sono politica estera, difesa, ambiente, immigrazione e soprattutto un grande piano europeo di investimenti sociali (istruzione, sanità, casa).