Nessuna decisione in merito allo sbarco dei migranti della Sea Watch dopo che ieri la comandante della nave, Carola Rackete, ha deciso di forzare il blocco fermandosi a tre miglia dal porto di Lampedusa, dove le autorità hanno controllato la nave e i documenti dell’equipaggio, vietando l’attracco in porto.
Matteo Salvini, che ha rifiutato categoricamente l’autorizzazione allo sbarco, precisando che la nave batte bandiera olandese e che la Ong è tedesca, ha fatto pressioni su queste due nazioni affinchè si facciano carico dei migranti a bordo, avanzando anche l’ipotesi dell’arresto del capitano della nave che, nonostante il divieto, ha guidato la “Sea-Watch 3” a Lampedusa.
Secondo l’organizzazione non governativa “Save the Children”, la comandante della Sea-Watch, nel salvare vite umane, avrebbe agito nel rispetto delle leggi internazionali assumendosi poi la responsabilità di forzare il blocco.
Intanto, mentre tutti gli occhi sono puntati sulla Sea Watch, dieci migranti sono arrivati direttamente in porto a bordo di un barchino e altre due imbarcazioni, in zona Sar maltese, con circa quaranta persone a bordo potrebbero raggiungere le coste italiane nelle prossime ore.
Appresa questa notizia, Salvini ha dato ordine alle motovedette di fermarle.
Un ordine che difficilmente potrà essere attuato, considerato che le leggi vietano un intervento di polizia giudiziaria in acque internazionali.
Per il caso Sea-Watch 3, mentre proseguono incessanti gli sbarchi di immigrati che raggiungono le coste siciliane con piccole imbarcazioni, si prospetta un lungo braccio di ferro prima che si arrivi a una soluzione che quasi certamente, come nei casi precedenti, comporterà il sequestro del mezzo navale e il conseguente sbarco delle persone a bordo.
Alla base di quella che ormai sembra più una questione politico-elettorale, c’è la mancanza di accordi internazionali, la cui responsabilità dipende anche dalle assenze di chi ci rappresenta nelle sedi europee deputate ad affrontare tali temi. Senza accordi, tutto il resto è noia… e continueremo a dover essere uno dei pochi paesi del Mediterraneo costretti a farsi carico dei migranti…
Gjm