Finisce anche il Giro d’Italia di Save the Children per dire “Stop alla guerra sui bambini”. Al fianco dell’organizzazione internazionale, dell’ambasciatore Tiziano Ferro, dei testimonial Davide Cassani e Vicenzo Nibali, del team ufficiale
Nippo Fantini Faizan, da Bologna a Verona si sono schierati tutti i vincitori di tappa, tutte le maglie rosa, tutti i protagonisti della corsa, fino al vincitore finale
Tra le iniziative per celebrare il proprio centenario, Save the Children è stata Charity partner del 102° Giro d’Italia, per promuovere la campagna globale “Stop alla guerra sui bambini“. Un impegno significativo, per ricordare che nel mondo 1 bambino su 5 (420 milioni in totale) vive in aree di conflitto, aree in cui l’infanzia viene negata in tutti in suoi aspetti, quotidianamente e con violenza. Luoghi in cui anche andare in bicicletta diventa un sogno irrealizzabile.Oltre alla presenza nei villaggi di arrivo, sono state molte le attività connesse alla partnership, come la Maglia Speciale della Grande Partenza dedicata a Save the Children o il via della seconda tappa, quando i corridori si sono allineati dietro lo striscione con il messaggio internazionale della campagna “Stop the War on Children“.
Nelle 3 settimane del Giro d’Italia, Save the Children ha cercato di sensibilizzare il pubblico anche attraverso un gesto simbolico: i corridori, i loro tifosi e tutta la carovana hanno posto su un telo l’impronta della propria mano per dire “Stop alla guerra sui bambini”.
La Campagna ha avuto il grande sostegno di Rai Sport: tutti i protagonisti della corsa rosa si sono alternati sul palco del Processo portando i colori di Save the Children e lanciando il messaggio di pace.
Tanti i prestigiosi testimonial di questa iniziativa, a partire da Tiziano Ferro, ambasciatore di Save the Children, che ha annunciato con uno straordinario video messaggio la partnership Giro d’Italia-Save the Children. Al fianco dell’organizzazione che da 100 anni lotta per salvare i bambini e garantire loro un futuro, il ct Davide Cassani e Vincenzo Nibali, entrambi protagonisti di un bellissimo spot, nonché il Team Nippo Fantini Faizanè, che ha corso con il logo Save the Children sulle biciclette. E poi tutti i vincitori di tappa, tutti i corridori che hanno vestito la maglia rosa, da Roglic a Carapaz, tutti i vincitori delle speciali classifiche, da Ciccone ad Ackermann. Insomma, tutto il Giro d’Italia ha detto per 3 settimane: “Stop alla guerra sui bambini”.