Roma 4 febbraio 2019 Il Comitato di Rappresentanza dei venezuelani in Italia, si pronuncia in risposta all’astensione dell’Italia nelle votazioni del Parlamento Europeo per la mozione di fiducia al Presidente del Venezuela Juan Guaidó.
Nell’esprimere il rammarico per l’indifferenza dimostrata di fronte alla gravissima crisi politica e umanitaria che ha colpito il Venezuela, facendosi eco della recente dichiarazione del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il quale ha sottolineato la necessità e il dovere di non avere incertezze tra democrazia e violenza, e l’urgenza di una linea condivisa con l’Unione Europea.
Il Comitato di Rappresentanza dei venezuelani si dissocia dal rifiuto del governo italiano di riconoscere Guaidó come presidente ad interim del Paese. Il suo mancato riconoscimento nega al popolo venezuelano l’unica via d’uscita dal regime che opprime il Venezuela da anni. Ribadiamo che la legittimità dell’incarico di Guaidó è prevista dalla Costituzione venezuelana, art. 233, in cui si stabilisce che il vuoto di potere si deve colmare con incarico al Presidente dell’Assemblea Nazionale. La posizione di Roma si delinea quindi come un preoccupante veicolo di permanenza al potere di Nicolás Maduro, ritenuto illegittimo da quasi tutti i paesi del mondo per via delle fraudolente elezioni da lui arbitrariamente anticipate con la compiacenza del CNE (Consejo Nacional Electoral), elezioni a cui è stata impedita la partecipazione dei partiti d’opposizione.
Gli italiani residenti in Venezuela, anch’essi vittime insieme alle loro famiglie, del dramma economico in cui versa il Paese, non sono stati interpellati. Il Comitato vuol rendere noto che i sondaggi danno l’85% dei venezuelani, compresi gli italiani residenti, non in linea con il regime di Maduro. Come rappresentanti della Comunità Venezuelana chiediamo che l’Italia riconosca al più presto Juan Guaidó Presidente del Venezuela ad interim, in attesa che si possano indire democratiche e libere elezioni previa riorganizzazione del CNE attualmente costituito da soli militanti del regime.
Chiedere a Maduro di indire elezioni significa non rispettare la Costituzione poiché per i motivi già esposti, dal 10 di gennaio 2019, egli ha perso l’investitura di presidente del Venezuela.
Il Comitato di Rappresentaza dei venezuelani vuole ribadire che Juan Guaidó ha prestato giuramento nel rispetto della Costituzione venezuelana per cui definire l’assunzione dell’incarico riducendola ingiustamente a una “autoproclamazione” è un errore grave, non in línea con la nostra Costituzione. Sollecitiamo le autorità istituzionali italiane ad aderire alle decisioni dell’Unione Europea e di contribuire al riconoscimento Costituzionale di Juan Guaidó come Presidente ad interim.