“La magia è già nel nostro cervello”
LA FORZA MAGICA CHE TRASFORMA LA MATERIA
Le forze di natura si manifestano spesso come attrazione o repulsione tra particelle. Ma la forza nucleare delle scoperte degli anni trenta (per gli studi di Enrico Fermi) sono l’unica forza capace di trasformare la materia.
Tali primari fenomeni fisici avvengono anche nel nostro cervello, ma non sono coscientemente accessibili, perché la ragione razionale ci impedisce di accedere a tali e tanti superpoteri, da ritenerli magici. Il bambino autistico che conta 111 stecchini, mentre cadono da un metro, secondo la nostra ragione e magico. In realtà non è affatto magico perché “il naufragio della ragione del bambino” gli consente di accedere ad alcuni degli enormi superpoteri della nostra mente.
Scopo di gruppo è sensibilizzare alle gigantesche capacità magiche della nostra mente.
Quale sarà la tua azione? Come fare?
Iniziamo dalle capacità di attrazione e repulsione scoperte da Fermi.
Sentiamo spesso delle intuizioni, che per la loro debole energia, trascuriamo. Occorre iniziare proprio dalle intuizioni. Sicuramente ci sono anche altre modalità (esempio: meditazione trascendentale, attenzione fluttuante, stati di nausea, dormiveglia, sogno, alcuni tipi di svenimento, alcuni stati di grave borderline, momenti di psicosi).
Quanto abbiamo descritto è quella parte metafisica della nostra mente che si distacca dalla ragione e consente la magia.
L’attrazione consente fisicamente di trasformare la materia (esempio: psichicamente il desiderio di mangiare ci fa creare l’appetito). E’ necessario stanare le intuizioni di attrazione, trasportandole in un primo tempo nell’IO. Una volta acquisite, valicare gli orizzonti con questo nuovo cavallo alato, sicuramente si raggiungeranno migliori e lontani obiettivi – risultati.
La difficoltà sta nel trasportare le intuizioni nell’IO senza razionalizzarlo troppo. Dobbiamo fare nostra la sensazione senza razionarla troppo, altrimenti si degrada.
L’esempio con la repulsione è più difficile perché istintivamente l’intuizione tende a rifiutare anziché a trasportare nell’IO.
Occorre allora creare un serbatoio (esempio: una stanza, una nuvola, un forziere) nel quale si trasferiscono tutte le intuizioni di rifiuto avvertite.
Solo in un secondo momento si porteranno oltre gli orizzonti, pescando dal serbatoio, per creare delle zone magiche, ove viene avvertito il pericolo prima che si manifesti nell’IO. Sapere in anticipo che tra poco correremo un pericolo può essere un primo superpotere da non trascurare.
Il Professore
Francesco Pesce