I Carabinieri di Ostia hanno concluso una complessa indagine finalizzata al contrasto dei furti di idrocarburi, perpetrata ai danni degli oleodotti che riforniscono lo scalo aeroportuale di Fiumicino.
I militari appostati fra i terreni incolti circostanti l’oleodotto in località “Lago di Traiano”, utilizzando strumenti di alta precisione per la visione notturna, hanno pazientemente atteso il momento propizio per delineare il “modus operandi” e il ruolo degli “attori” in quello che appare non essere un episodio isolato.
I Carabinieri hanno atteso, fino a notte fonda, che giungessero al cancello d’ingresso dell’oleodotto 5 uomini di nazionalità romena a bordo di un camion. Effratto il cancello di ingresso, due di loro sono rimasti sul posto a far da “palo”, mentre gli altri tre si portavano fino alla camera di ispezione dell’oleodotto e iniziavano il prelievo del carburante attraverso una “pompa di sollevamento”.
Nell’entrare in azione, i Carabinieri hanno bloccato i due “pali” e si sono portati nei pressi dell’oleodotto per individuare gli altri complici. Giunti sul posto i militari hanno notato il solo camion abbandonato e contenente il carburante già stoccato in diverse cisterne; l’ulteriore rastrellamento, effettuato nei paraggi, consentiva comunque l’immediato arresto degli altri tre malviventi che, nel tentativo di scappare, raggiungevano un taxi. Loro malgrado, il sopraggiungere dei Carabinieri interrompeva il tentativo di fuga e ne consentiva l’arresto. L’operazione ha permesso di recuperare oltre 1.500 litri di carburante Avio e procedere al sequestro di altre 4 cisterne e svariate taniche ancora da riempire. Le predette attrezzature ed il camion sono state affidate ad un deposito giudiziario mentre per i 5 malviventi si sono aperte le porte del carcere “Regina Coeli” di Roma in attesa di giudizio, accusati di “furto aggravato in concorso”.