Stiamo andando dritti verso un nuovo Medioevo. E non solo in Italia. Giù le mani dall’aborto e dai diritti delle donne per i quali abbiamo lottato in tante ed alcune, ancor più coraggiose, prima di noi ultracinquantenni.
E’ mancata da solo un anno una grande Signora dei nostri diritti, Simone Veil, che fece depenalizzare l’aborto in Francia nel 1974 sotto gli insulti di molti, troppi deputati. Un simbolo internazionale. Eppure si stanno alzando voci retrograde.
In Francia abbiamo dovuto sopportare la Manif pour Tous contro il matrimonio tra omosessuali senza contare i gruppi di cattolici estremisti come Civitas. In Spagna, il primo ministro Raoy ha provato a ri-penalizzare l’aborto ma le manifestazioni nel paese ed in tutta Europa l’anno fatto retrocedere. L’Irlanda ha appena depenalizzato l’interruzione di gravidanza. Una vittoria tardiva ma civile che dimostra i passi avanti fatti dal paese.
Ora in Italia c’è chi si permette di presentare mozioni anti aborto o dire che i gay sono una sciagura – vedi Verona con il leghista Zelgher. Ma siamo impazziti? Poi critichiamo gli islamici che hanno impacchettato nei burqa ed altri veli le loro donne. Ricordiamoci le donne afgane prima dell’arrivo dei Talebani. Erano vestite come noi, laureate, munite di patente… Cito l’Afganistan ma la lista dei paesi che calpestano le donne è lunga ed anche in Europa ormai si vedono troppe donne coperte da capo a piedi. Non è normale!
Il Papa si è permesso di paragonare l’aborto a “ciò che facevano i nazisti per la purezza della razza” appoggiando il passo indietro dell’Argentina sulla legge per l’interruzione di gravidanza. Sì! “Si è permesso”. Dovrei aggiungere “con tutto il rispetto”. Ma no!
Il Papa ha le sue convinzioni legate al credo cattolico ma che non cerchi di influenzare le politiche sociali, sanitarie e relative ai diritti delle donne, degli omosessuali o di chiunque altri. Se una persona, cattolica praticante, decide di seguire il comandamento “non uccidere” ed applicarlo all’aborto, libera di farlo. Ma la laicità non si tocca. La libertà altrui non si tocca. Ognuno deve essere libero di decidere in propria coscienza.
Papa Francesco sembrava incarnare un cambiamento, macché. E questo lo scrivo con tutto il rispetto per i cattolici che lasciano liberi “gli altri” delle proprie decisioni.
Se il Papa pensa di poter cavalcare l’onda di una politica alla sbando per calpestare i diritti delle donne e di chiunque altro non si pieghi ai dettami della Chiesa, sta sbagliando. O almeno lo spero, visto il coro di “Noooo” che si è alzato in piazza del Vaticano alla sua domanda su se è giusto ricorrere affittare un sicario per abortire. Senza contare la violenza di queste parole nei confronti dei medici che l’aborto lo praticano.
Luisa Pace
Luisa Pace grandiosa!