Finalmente dopo dodici anni la pietra tombale!
I Giudici della Prima Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione hanno messo la parola fine al processo per l’omicidio di Salvatore COTTONARO, rimasto ucciso il 25/1/2006 in pieno giorno nella piazza centrale di Rosolini, a seguito di cinque colpi di pistola sparati dal cognato Carmelo BASILE, confermando la sentenza dalla Corte di Assise di Appello di Catania.
All’udienza pubblica del 4/10/2018, dopo un’accurata relazione del Giudice, il S. Procuratore Generale di udienza, al termine della propria requisitoria, aveva chiesto l’annullamento senza rinvio della sentenza di condanna, sostenendo che il fatto reato andava riqualificato in quello meno grave dell’eccesso colposo di legittima difesa ed essendo passati dodici anni nel frattempo era intervenuta la prescrizione.
Presa la parola i difensori delle parti civili costituite COTTONARO Giulia e COTTONARO Elena, gli Avv.ti Graziella Coco e Giuseppe Lipera, che hanno evidenziato alla Corte come il ricorso dell’imputato fosse manifestamente infondato in punto di diritto, hanno dissentito fermamente sulle argomentazioni del P.G. di udienza, facendo rilevare che nel momento in cui il BASILE ha esploso sette colpi di pistola all’indirizzo della vittima assolutamente disarmata ha avuto piena coscienza e volontà di ucciderlo.
Gli Ermellini, dopo la discussione del difensore del BASILE, Avv. Giovanni Giuga, hanno dichiarato il ricorso di quest’ultimo inammissibile, condannando l’imputato alla rifusione delle ulteriori spese sostenute dalle parti civili.
Le sorelle COTTONARO, figlie della vittima, che sono state presenti all’udienza pubblica avanti la Corte Suprema di Cassazione, dopo il verdetto hanno dichiarato “oggi il nostro adorato padre ha avuto la sua giustizia”.
Le figlie della vittima, COTTONARO Elena e COTTONARO Giulia, in presenza dei loro difensori, Avvocati Giuseppe Lipera e Graziella Coco, che si mostrano soddisfatti della decisione della Corte, mercoledì 10 ottobre 2018 alle ore 10,00 presso lo Studio dell’Avv. Giuseppe Lipera in Catania Via Trieste 19, terranno, una conferenza stampa per spiegare i lunghi 12 anni di una vicenda giudiziaria assai travagliata e complessa, ma soprattutto il dramma che hanno vissuto nel rimanere orfane del padre a causa della mano omicida dello zio.