Stava decantando l’inizio della ripresa economica del Venezuela il Presidente Maduro, in occasione dell’81° anniversario della Guardia Nacional Bolivariana nel Corso Bolivar de Caracas quando l’audio si interrompe un istante. Il pubblico guarda il cielo come in presenza di un pericolo.
I soldati ben in riga per la commemorazione hanno rotto le fila correndo a destra e sinistra prima dell’interruzione delle immagini.
E’ stato poi lo stesso Maduro ad annunciare l’attacco “Oggi hanno cercato di assassinarmi! C’è stata una grande esplosione provocata da un drone”. Una seconda esplosione è seguita.
E’ la prima volta che Maduro denuncia un attentato contro se stesso ma lo scetticismo sul supposto attacco rimane. Come mai la trasmissione ufficiale dell’evento non mostra nessun drone? Come mai le persone presenti che hanno potuto parlare con dei giornalisti non hanno visto il dispositivo?
Sette appartenenti alla Guardia repubblicana sono stati feriti secondo le informazioni che giungono dal Venezuela. Un misterioso gruppo di estrema destra, “Il Movimento dei soldati in camicia”, avrebbe rivendicato l’attentato e Maduro minaccia forti ritorsioni aggiungendo “Non ho alcun dubbio che Juan Manuel Santos sia dietro questo attentato.”. Santos è il suo omologo colombiano ma Bogotà ha negato queste allegazioni.
Maduro ha lanciato un appello a Trump per la lotta al terrorismo. Ma per il momento l’attentato di oggi che molti media hanno messo tra virgolette con grande scandalo dell’estrema sinistra europea che insiste nel sostenere il dittatore venezuelano.
Un attacco terroristico resta un attacco terroristico, chiunque ne sia la vittima. Ma qui c’è un ma…non sarebbe il primo dittatore a fare un “auto-golpe”… e Maduro ha interesse a sviare l’attenzione internazionale. Solo pochi giorni fa ha dovuto ammettere che la sua politica economica non ha risolto la crisi.
Secondo il Fondo Monetario Internazionale l’inflazione potrebbe raggiungere quest’anno 1.000.000%…. mirabolante cifra a 6 zero. La popolazione venezuelana ha fame, gli scaffali suono vuoti, l’elettricità è fornita goccia a goccia. Il popolo cerca di fuggire nei paesi vicini.
E’ quindi lecito il dubbio che il dittatore voglia sviare l’attenzione e magari giustificare il piano Zamora che doveva servire ad evitare un colpo di Stato organizzato dagli USA con i membri dell’opposizione venezuelana. Già, gli USA… oggi però ha chiesto aiuto a Trump.
Maduro sembra indeciso su quale ruolo dare agli USA.
Luisa Pace