“Accusare il Sen. Stefano Candiani e l’Assessore al Comune di Catania Fabio Cantarella di istigazione all’odio raziale può avvenire solo se si ignora la storia dei due esponenti della Lega o se si è in cerca di una facile pubblicità mediatica.
La storia e l’impegno del Sottosegretario di Stato al Ministero dell’Interno Candiani dimostra come sia sempre stato per la legalità e la difesa della sicurezza dei cittadini, quale che fosse il contesto e quale che fosse la religione o l’etnia delle persone coinvolte.
La risibile accusa mossa da una associazione antimafia suona probabilmente come il tentativo di impedire a due esponenti politici di primo piano di raccontare i fatti in modo chiaro e oggettivo, con riferimento ad un territorio oggetto di attività illegali come spaccio di droga o prostituzione.
Forse è proprio questo a dare fastidio, che finalmente qualcuno dica le cose come stanno senza giri di parole.”
Lo dichiara On. Tony Rizzotto, deputato leghista all’Assemblea Regionale Siciliana