«Abbiamo effettuato un accesso agli atti per conoscere i dati sulla raccolta di gioco a Roma: è emerso che, nel 2016, sono stati raccolti 5,4 miliardi di euro: si tratta di soldi che vengono distolti dal circolo virtuoso dell’economia reale». Lo ha detto, come riporta Agipronews, Sara Seccia (M5S), vicepresidente della Commissione Commercio di Roma Capitale, durante il convegno “Ludopatie: un problema nuovo per i Comuni”, organizzato da Anci Lazio. «Nel regolamento sulle sale da gioco approvato lo scorso anno, abbiamo inserito un distanziometro di 350 metri dai luoghi sensibili (all’interno dell’anello ferroviario): come Comune non possiamo intervenire sulle vecchie attività, ma con la recente ordinanza della sindaca Raggi abbiamo disciplinato gli orari di funzionamento delle macchine: si tratta di un intervento immediato e diretto che protegge chi gioca», ha spiegato. «A livello nazionale ci stiamo raccordando per contenere questo fenomeno: sicuramente non dobbiamo vietare il gioco, ma istruire, educare e informare», ha concluso.
GIOCHI, SECCIA (M5S ROMA): “STOP A PUBBLICITÀ DAI CARTELLONI ALLA TV: IL DIVIETO SARÀ ASSOLUTO”
ROMA – Il divieto di pubblicità dei giochi a cui sta lavorando il Governo «riguarderà tutto, dai cartelloni alla tv. Sarà come per il fumo: divieto assoluto». Lo ha confermato Sara Seccia, consigliere M5S di Roma Capitale, a margine di un convegno sulla dipendenza da gioco organizzato dall’Anci Lazio.
Per quanto riguarda l’accordo siglato da Governo ed enti locali in Conferenza Unificata, fa sapere Agipronews, «è rimasto lettera morta: i decreti attuativi, che dovevano arrivare ad ottobre, non sono mai stati emanati. Ora il Governo potrebbe riprendere in mano la questione per non sprecare il lavoro fatto – ad esempio, il dimezzamento dei punti gioco era una buona cosa, perché permetteva ai Comuni di distribuire meglio l’offerta sul territorio – oppure scegliere un approccio diverso», ha spiegato. «Bisogna mediare tra gli interessi legittimi degli imprenditori del settore e la tutela della salute dei cittadini», ha concluso.
GIOCO PATOLOGICO, STEFANO (VICEPR. ASSEMBLEA CAPITOLINA): “QUESTIONE VA AFFRONTATA CON GLI ENTI LOCALI, IN MANIERA SINERGICA”
ROMA – «Come amministrazione, abbiamo fatto un lavoro difficile e duro sul regolamento per le sale da gioco», ma su temi come questo «è necessaria la collaborazione degli altri attori coinvolti, come Regione e Governo. Il problema della dipendenza non va sottovalutato e va affrontato insieme anche agli enti locali, in maniera sinergica. Solo in questo modo si possono ottenere dei risultati». Lo ha detto Enrico Stefano, vicepresidente dell’Assemblea Capitolina, durante il convegno “Ludopatie: un problema nuovo per i Comuni”, organizzato da Anci Lazio al Campidoglio.
SLOT, SECCIA (M5S ROMA): “APPARECCHI ACCESI PER UN MASSIMO DI 8 ORE AL GIORNO, LIMITI VALIDI PER TUTTI”
ROMA – «L’ordinanza firmata nei giorni scorsi dalla sindaca Raggi prevede delle fasce orarie per il funzionamento degli apparecchi da gioco, che potranno essere accesi dalle 9 alle 12 e dalle 18 alle 23, per un massimo di 8 ore al giorno. Tutti i locali che ospitano gli apparecchi, anche quelli già in attività, dovranno adeguarsi alle nuove regole». Lo ha detto, riferisce Agipronews, la consigliera di Roma Capitale Sara Seccia, a margine di un convegno sul tema organizzato dall’Anci. «I locali dovranno esporre gli avvisi con gli orari di funzionamento, al di fuori dei quali le macchine dovranno essere spente. In caso di recidiva, i locali potrebbero incorrere in una sanzione accessoria che va da 1 a 5 giorni di sospensione dell’attività», ha concluso.
GIOCO PATOLOGICO, SECCIA (M5S ROMA): “LIMITI ORARI PER CONTRASTARE FENOMENO, A LIVELLO NAZIONALE LAVORIAMO SU DIVIETO PUBBLICITÀ”
ROMA – «Il problema dell’azzardopatia a Roma è importante: in città ci sono 12000 apparecchi e 300 sale dedicate . Per questo il Comune di Roma cerca di contrastare questo fenomeno con un regolamento per le sale da gioco e la recente ordinanza per limitare gli orari degli apparecchi». Lo ha detto, riporta Agipronews, la consigliera di Roma Capitale Sara Seccia, a margine di un convegno sul tema organizzato dall’Anci. «Bisogna disincentivare il gioco, semplicemente perché l’abitudine al gioco può sfociare in patologia, mettendo a rischio soprattutto i giovani: stiamo lavorando col Governo a livello nazionale per il divieto di pubblicità», ha concluso.