Non c’è bisogno di ricordare Amedeo Nazzari ed il suo “o” strettissimo. L’espressione è divenuta proverbiale. Ed è chiara.
Ma non è chiaro il pensiero dell’ultimo che ha promesso peste e corna, e, magari, un bel rogo, cioè la peste ad uno, che, poi, non si capisce perché tra le tante virtù che non ha e le tante colpe di cui è collezionista, non sembra proprio quello da additare alle folle come recalcitrante di fronte alla tentazione del potere, del governo.
Parlo della “pasquinata”, che non è apparsa al famoso cantone con i resti della statua del Fauno, ma in un comunicato stampa. Pasquino, il costituzionalista, ricordando a Renzi (non c’è bisogno che lo nomini: quello che ha perso il referendum ed ora le elezioni è lui) che “rifiutarsi di fare un governo non è solo ignoranza è protervia a spese dei cittadini…”.
Che proprio Renzi sia oggi colpevole del rifiuto di formare il governo e che per questo (dimenticando ben altro) sia da additare come reo, nientemeno, di eversione, mi pare sia una insulsa “pasquinata” anziché il pensiero di uno che, bene o male, è considerato un sapiente del diritto costituzionale.
“Fatte capì” si diceva e si dice a Roma.
Che sia Renzi e che lo sia oggi l’ostacolo della scivolata populista del P.D. è una solenne cavolata. Gli ultimi anni del P.C.I., e poi, variando le sigle, fino a quelli del P.D., sono stati certamente anni in cui alle pur logore e sanguinose ideologie della Sinistra, erano stati e sono sostituiti i liquami, le sedimentazioni subculturali e sociologiche della sua peggiore storia. Con Renzi.
“Fatte capì” Prof. Pasquino! E’ dunque Renzi, proprio lui, colpevole di opporsi ad andare al governo con Di Maio agli ordini di Grillo e relative società anonime?
Andare a fare il Ministro con un Di Maio presidente è qualcosa che, se non la peste, comporta il rischio, per gli spettatori, del morire del singulto per le risate, per chi non ne abbia perso da tempo la capacità.
Credo di essere l’ultima persona sospettabile di simpatie per Renzi. Ma questa accusa di volersi tirar da parte “per ignoranza e protervia” rifiutando, di andare al governo con Di Maio, a spese (!!???) dei cittadini elettori, mi sembra senza senso.
Che poi, invece, Pasquino invochi un’altra formula di governo ed un altro modo di spogliarsi di ignoranza e protervia, per quanto mi sembri difficilmente ricavabile dalla “pasquinata”, è un’ipotesi come un’altra, ma che avrebbe più delle altre il bisogno della chiarezza prima di passare all’invettiva.
Professò! Fatte capì!
Mauro Mellini