
“Poverino. Anziano e orgogliosamente ignorante. Questo – scrive Sgarbi nel lungo articolo che esce domani su “Il Giornale” – è Celentano. Esalta il suo nipotino Di Maio, che sbaglia i congiuntivi e crede che Ravenna sia in Emilia dove, a insaputa di Celentano e di Di Maio, è sepolto Dante che, già da tempo, aveva risposto all’anziano milionario: “fatti non foste a viver come bruti /ma per seguir virtute e conoscenza”.
Aggiunge Sgarbi: “Io non tramonto. Lui, soffocato dal danaro, vive solo di retorica, Io sono felice di essere “stronzo”, ma non sono, come egli è, un conformista che vive chiuso nella sua villa e non hai mai guardato i grandi pittori, non ha parlato con loro, non sa che i veri artisti hanno superato ogni limite, e che io ho cercato di imitarli. Pasolini diceva: “dire è trasgredire”. Io non obbedisco, trasgredisco, come lui non riesce a fare”.
Nell’articolo Sgarbi rivolto al Molleggiato, aggiunge: “Sei solo Celentano, non sei Elvis Presley, non sei Bob Dylan, sei un anziano conformista, senza coraggio. D’altra parte preferisci Di Maio a Dante”.