All’udienza di oggi 15/12/2017 tenutasi a Roma dinanzi la Prima Sezione Penale della Corte Suprema di Cassazione, il Sostituto Procuratore Generale dott. Gaeta ha chiesto l’accoglimento del ricorso proposto dal difensore di PEPI Gaetano e quindi l’annullamento dell’ordinanza, emessa il 27/7/2017 dal Tribunale della “libertà” di Catania, che aveva confermato il provvedimento con cui la Corte di Assise di Siracusa ha denegato la libertà confermando la misura cautelare degli arresti domiciliari nei confronti dell’anziano imputato.
Il sig. PEPI Gaetano, unitamente ai suoi tre figli Antonino, Alessandro e Marco, era stato raggiunto da un’ordinanza di custodia cautelare in carcere dal GIP di Ragusa, perché accusato dell’omicidio di Giuseppe DEZIO, rimasto ucciso il 2/2/2016 nelle campagne di Vittoria. A quasi due anni di distanza dai fatti, tutti i giovani figli sono stati totalmente rimessi in libertà, a differenza dell’anziano padre, ristretto ancora ai domiciliari.
L’Avv. Giuseppe Lipera, legale della famiglia PEPI, mostra soddisfazione per la richiesta del P.G. e grande fiducia per la decisione della Suprema Corte che si attende nelle prossime ore: “Se non sono state riscontrate esigenze cautelari in capo ai tre giovani coimputati, è evidente come esse non sussistano neppure per il settantenne INCENSURATO PEPI Gaetano. Nell’attesa che il processo di merito possa chiarire l’esatto accadimento dei fatti, il sig. PEPI Gaetano, soggetto assolutamente incensurato, non merita di essere ancora privato della propria libertà, ragion per cui siamo fiduciosi che la Suprema Corte possa accogliere l’unanime richiesta di difesa e Procuratore Generale“.