Sono sicuro che l’agenzia che ha pensato alla comunicazione Pandora fosse in buona fede, e che l’idea di base fosse proprio quella di dire “non trattate le vostre donne come delle casalinghe, ma come delle amanti appassionate e fate loro un regalo adeguato“.
Purtroppo chiunque si occupi un po’ di comunicazione sa bene che non conta solo il messaggio che parte, ma anche quello che arriva, per questo spesso si fanno dei focus group, o dei test.
Invece evidentemente qua il processo decisionale si è arenato a qualche dirigente poco avveduto, che come spesso accade si è innamorato del messaggio senza pensare alle conseguenze.
In casi analoghi (vedi “parola di Francesco Amadori”) il successo ha praticamente risanato un’azienda e un settore.
Qui temo che il direttore marketing o chi per lui passerà un Natale senza lavoro.
Non che non se lo meriterebbe: al di là di tutto il messaggio è brutto, e per me molto più offensivo nei confronti di noi uomini, che nonostante ciò che si può pensare abbiamo un’alta considerazione delle nostre donne, e se si compra una lavatrice la si compra insieme.
La macchietta del maschio italico che tratta le donne come serve penso possa anche essere sepolta con i Carosello degli anni sessanta, questo è l’errore più grave di Pandora.
P.S. Io regalo tecnologia e non gioielli, quindi Pandora da me non prendeva soldi neanche prima, figuriamoci adesso.
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