Mi stupisco che qualcuno si stupisca della disfatta di Renzi e del PD in Sicilia.
Forse non ci ricordiamo che a Roma il PD è arrivato al ballottaggio con il tenero Giachetti solo perché le destre non si sono messe d’accordo?
Alle prossime elezioni, nonostante una legge elettorale fatta apposta per cercare di tenere in mano il potere, temo che il PD non riuscirà a governare, perché molti suoi elettori – tra cui per quanto possa valere, anche io – si rivolgeranno ad altre offerte politiche.
E sticazzi se vado all’opposizione: ce so’ nato e cresciuto, all’opposizione, ce stavano mia madre e mio nonno, mica me spavento.
Però, prima di oppormi, almeno cerco di togliere un po’ di stupore da quelli che non riescono a capire come sia possibile un tracollo simile, partendo dal 40% delle Europee di qualche anno fa.
Facciamo un riepilogo.
1) Renzi ha occupato militarmente il partito, il governo e tutti i centri di potere possibili con suo uomini. Il manuale Cencelli è stato dato alle fiamme, e ora anche la mia portinaia è di Rignano.
2) La politica dei governi targati PD (leggermente mitigata da Gentiloni, nomen omen) è stata rigorosamente di destra: se non fosse per l’unica legge decente, quella sulle unioni civili, non ci sarebbe niente di sinistra da ricordare, non certo lo smantellamento finale dello stato sociale, il jobs act, la buona scuola, l’ostinazione con cui ci si rifiuta di rivedere la Fornero, tanto che anche la Lega sembra il Soviet di Stalingrado.
3) E’ stato promosso uno scellerato referendum per fortuna fallito miseramente, avrebbe dovuto modificare la costituzione per rendere sempre più PDesco il Parlamento. Dopo il 18 Brumaio non c’era stato un tentativo così sfacciato di modificare le regole del gioco a proprio piacimento.
4) A Roma si è mandato all’aria l’unico Sindaco (che a me per inciso non piaceva, ma facevo meglio a stamme zitto) che ha tentato delle riforme serie della pubblica amministrazione locale romana. Motivo? Boh, scontrini, stava sul cazzo all’autista, je puzzavano le ascelle, non si è ancora capito. Fatto sta che grazie a Renzi oggi Roma è governata (è una battuta, non vi esaltate) da un manipolo di populisti demagoghi che rischiano anche di andare al Governo del Paese, e che stanno mandando tutto a scatafascio.
5) Corollario del punto 4), due scontrini (poi rivelatosi reato inesistente) hanno fatto saltare Marino, ma nessuno ha avuto il coraggio di dire che la Boschi aveva un conflitto di interessi importante, o che avere i voti di Verdini è semplicemente vomitevole.
Spero che il PD abbia uno scatto d’orgoglio, altrimenti a riformare il Paese ci toccherà chiamare Andreotti.
Dice, ma è morto!
Meglio, non farà danni.