Come annunciato dal Presidente Juncker nel suo discorso sullo stato dell’Unione 2017, la Commissione presenta oggi, insieme all’11a relazione sull’Unione della sicurezza, una serie di misure operative e pratiche per difendere meglio i cittadini dell’UE contro le minacce terroristiche e realizzare un’Europa che protegge. Tali misure sono volte a rimediare alle carenze emerse con i recenti attentati. Aiuteranno gli Stati membri aproteggere gli spazi pubblici e contribuiranno a privare i terroristi dei loro mezzi d’azione. La Commissione propone inoltre di rafforzare l’azione esterna dell’UE relativa alla lotta contro il terrorismo – anche attraverso Europol – e raccomanda all’UE di avviare negoziati con il Canada sulla revisione dell’accordo sul codice di prenotazione.
Il primo vicepresidente della Commissione, Frans Timmermans, ha dichiarato: “Non cederemo mai ai terroristi che attentano alla nostra sicurezza e alle nostre libertà. Gli Europei chiedono che i governi nazionali e l’UE affrontino questi rischi con determinazione. Le nuove azioni annunciate oggi aiuteranno gli Stati membri a privare i terroristi dei mezzi per perpetrare i loro atti brutali e proteggeranno meglio, inoltre, i nostri spazi pubblici e quindi il nostro stile di vita.”
Dimitris Avramopoulos, Commissario responsabile per la Migrazione, gli affari interni e la cittadinanza, ha dichiarato: “Il terrorismo non conosce frontiere. Saremo in grado di combatterlo efficacemente solo se lo faremo insieme – all’interno dell’UE e con i nostri partner, a livello mondiale. Uno scambio efficace di informazioni, come quelle del codice di prenotazione, è fondamentale per la sicurezza dei nostri cittadini. Per questo oggi raccomandiamo al Consiglio di autorizzare i negoziati per la revisione dell’accordo con il Canada, e per questo proporremo la conclusione di accordi internazionali tra Europol e i paesi più importanti. Continueremo inoltre a lavorare con gli Stati membri all’istituzione di una futura Unità di intelligence europea.”
Julian King, Commissario per l’Unione della sicurezza, ha dichiarato: “Purtroppo il rischio terrorismo non potrà mai essere pari a zero. Noi continuiamo però a tagliare l margini di manovra dei terroristi per la preparazione e l’esecuzione dei loro crimini. Poiché le tattiche dei terroristi cambiano, intensifichiamo il sostegno fornito agli Stati membri per far fronte alle minacce: li aiutiamo a proteggere gli spazi pubblici di incontro dei cittadini, impedendo al tempo stesso l’accesso dei terroristi alle sostanze pericolose utilizzabili per la fabbricazione di ordigni e alle fonti di finanziamento.”
Proteggere gli spazi pubblici
Come dimostrato dai recenti, tragici attentati di Barcellona, Londra, Manchester e Stoccolma, gli spazi pubblici e affollati sono sempre più spesso nel mirino dei terroristi. La Commissione presenta quindi oggi un piano d’azione per rafforzare il sostegno agli sforzi degli Stati membri per proteggere gli spazi pubblici e ridurne la vulnerabilità. Dette misure comprendono:
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un maggiore sostegno finanziario – La Commissione stanzia oggi 18,5 milioni di euro del Fondo sicurezza interna per sostenere progetti transnazionali volti a migliorare la protezione degli spazi pubblici. Nel 2018, inoltre, altri 100 milioni di euro stanziati nel quadro delle azioni urbane innovative andranno a sostegno delle città che investono in soluzioni in materia di sicurezza;
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materiale orientativo – Nel corso del prossimo anno la Commissione pubblicherà nuovo materiale orientativo per aiutare gli Stati membri ad affrontare un’ampia gamma di questioni relative alla protezione degli spazi pubblici e sensibilizzare i cittadini. Il materiale orientativo includerà soluzioni concepite nel quadro dell’approccio della “sicurezza fin dalla progettazione”, per rendere gli spazi pubblici più protetti pur preservandone le caratteristiche di apertura e disponibilità per i cittadini;
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scambio di migliori pratiche – In novembre la Commissione istituirà unForum dei professionisti del settore e creerà una rete per la sicurezza degli spazi pubblici ad alto rischio, per introdurre una piattaforma di formazione comune ed esercitazioni congiunte per migliorare la preparazione contro gli attentati;
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una migliore cooperazione fra gli attori locali e il settore privato – La Commissione istituirà un Forum degli operatori per promuovere i partenariati pubblico-privato nel settore della sicurezza e stringerà contatti con operatori privati come centri commerciali, organizzatori di concerti, palazzetti dello sport e società di autonoleggio. Il coinvolgimento delle autorità locali e regionali verrà rafforzato attraverso riunioni ad alto livello sulle migliori prassi per la protezione degli spazi pubblici.
Anche se la probabilità di attentati perpetrati con sostanze chimiche, biologiche, radiologiche e nucleari (CBRN) è bassa, la Commissione propone oggi un piano d’azione per rafforzare, a livello dell’UE, la preparazione, la resilienza e il coordinamento contro attacchi di questo tipo. Le misure proposte oggi includono la creazione di una rete dell’UE per la sicurezza CBRN e di un polo di conoscenze CBRN presso il Centro europeo antiterrorismo (ECTC) di Europol.
Privare i terroristi dei mezzi d’azione
Per impedire il compimento di altri attentati è essenziale privare i terroristi dei loro mezzi d’azione. La Commissione presenta oggi una serie di misure supplementari a breve termine per:
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limitare l’accesso alle sostanze utilizzabili per la fabbricazione di esplosivi artigianali – La Commissione presenta oggi una raccomandazione che indica i provvedimenti immediati da prendere per impedire l’uso illecito di tali sostanze da parte dei terroristi. La Commissione sta inoltre accelerando ilriesame del regolamento sui precursori di esplosivi con un’analisi che sarà seguita da una valutazione d’impatto nella prima metà del 2018;
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aiutare le autorità giudiziarie e di contrasto nelle indagini penali in cui si riscontrano informazioni criptate, senza violare la criptazione a un livello più generale o senza coinvolgere un ampio o indiscriminato numero di persone – La Commissione presenta oggi una serie di misure di supporto tecnico, un nuovo strumentario di tecniche e formazione, e propone la creazione di una rete di punti di competenze;
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contrastare il finanziamento del terrorismo – La Commissione esaminerà gli ostacoli all’accesso ai dati delle operazioni finanziarie in altri Stati membri, ed eventuali misure a livello dell’UE per facilitare ed accelerare tale accesso.
Rafforzare l’azione esterna dell’UE relativa alla lotta contro il terrorismo
La Commissione propone oggi, inoltre, di rafforzare l’azione esterna dell’UE e la cooperazione con i paesi terzi nella lotta contro il terrorismo e altri reati gravi di natura transnazionale:
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raccomandando al Consiglio di autorizzare l’avvio dei negoziati con il Canada sulla revisione dell’accordo sul codice di prenotazione, in linea con tutte le condizioni stabilite dalla Corte di giustizia europea nel suo parere del 26 luglio;
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rafforzando la cooperazione di Europol con i paesi terzi. A tal fine, entro la fine dell’anno verrà raccomandato al Consiglio di autorizzare l’avvio di negoziati fra l’UE e Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libano, Marocco, Tunisia eTurchia sul trasferimento di dati personali fra Europol e questi paesi per prevenire e combattere il terrorismo e i reati gravi.
L’11a relazione sull’Unione della sicurezza esamina anch’essa le prossime misure da prendere per contrastare la radicalizzazione online e offline. Oltre a questi provvedimenti pratici a breve termine, che dovrebbero intervenire nel corso dei prossimi 16 mesi, la Commissione sta lavorando all’istituzione di una futura Unità di intelligence europea, come annunciato dal Presidente Juncker quale parte della sua visione dell’Unione europea da qui al 2025.
Contesto
La sicurezza è una priorità politica dall’inizio del mandato della Commissione Juncker – dagli orientamenti politici del Presidente del luglio 2014, fino all’ultimo discorso sullo stato dell’Unione del 13 settembre 2017.
L’ Agenda europea sullo stato della sicurezza orienta le attività della Commissione in questo settore definendo le principali azioni intese a garantire una risposta efficace dell’UE al terrorismo e alle minacce alla sicurezza, inclusi la lotta alla radicalizzazione, il rafforzamento della sicurezza informatica, il blocco dei finanziamenti al terrorismo e il miglioramento dello scambio di informazioni. Dalla sua adozione, l’attuazione dell’Agenda ha compiuto progressi significativi, aprendo la strada ad una autentica ed efficace Unione della sicurezza. Questi progressi si rispecchiano nelle relazioni della Commissione pubblicate periodicamente.