“Se da quella parte fossero disposti a ricostruire un perimetro concreto e omogeneo di centro-sinistra, cioè fuori Alfano e in discontinuità rispetto a Crocetta, ho detto che sarei anche disposto a primarie con Micari”. Così Claudio Fava, candidato per la sinistra unita alla presidenza della Regione Sicilia, ha risposto a Luca Telese nella trasmissione 24 Mattino su Radio 24, sugli ultimi sviluppi siciliani. E poi ha aggiunto: “Mi sembra però complicato che decidano di mettere alla porta Crocetta e Alfano a pochi giorni dal voto”. Per Fava la scelta del Pd è conseguenza di “una discussione politica andata avanti per due mesi che poi si è conclusa con la loro scelta: sì ad Alfano, viva Crocetta. In continuità con un governo che nessuno di loro giudicava bene, ma che adesso tutti considerano indispensabile come esperienza a cui fare riferimento”.
“Alfano in Sicilia è solo un capo popolo, come Ministro è assente”
“Alfano credo che rappresenti un percorso abbastanza particolare della politica italiana degli ultimi anni, da dieci anni Ministro assente dalle funzioni di Ministro, presente soltanto come capo popolo e capo partito. E la Sicilia diventa il terreno in cui lui deve consolidare questa sua forza”. Aggiunge Claudio Fava, candidato per la sinistra unita alla presidenza della Regione Sicilia. Poi aggiunge: “Considerare tutto questo come un baratto necessario mi sembra abbastanza umiliante per chiunque, soprattutto per i siciliani. È un partito che in Sicilia è stato capace anche di trattare il dramma degli immigrati come un business sul quale lucrare preferenze, scambi elettorali, favori e prebende con un’inchiesta pesante in corso riguardo un suo sottosegretario. Insomma, sembrano cose che richiedono un po’ di coerenza e di dignità, per cui andarsi ad alleare con questa gente in Sicilia solo perché così hanno deciso su un tavolo romano mi sembra una cosa che sia il caso di evitare se possibile”.
“Pisapia? L’ho cercato ma non sono riuscito a trovarlo. Era in vacanza e aveva staccato il telefono”
“Sorpassare Micari, assolutamente sì”
Lei pensa di potere sorpassare Micari, il candidato di Renzi? “Assolutamente sì. Perché che Micari sia il candidato di Renzi, o che Fava sia il candidato o meno di Pisapia, ai siciliani non frega nulla. A loro frega sapere chi sono Fava, Micari, Musumeci, chi si portano dietro, la loro proposta di governo, quali persone li affiancano, quale zavorra esista rispetto al passato e quale proposta di novità e di discontinuità esista rispetto al futuro“. Così sostiiene Claudio Fava, candidato di sinistra per la presidenza della Regione Sicilia, rispondendo a Luca Telese.
“Musumeci, persona onesta ma non la sua compagnia“
“Conosco Musumeci, eravamo vecchi colleghi all’università, lo considero una persona onesta e perbene. Considero purtroppo la compagnia di giro che si porta dietro la peggiore zavorra che possa esprimere la politica siciliana. Sembrava una gita scolastica di ex assessori di Cuffaro e di Lombardo la sua presentazione. E quando tu ti candidi ma non sei capace di dire no alle candidature che, accanto a te, ti impongono, a quel punto puoi essere anche una persona perbene, ma parti già con le pietre in tasca”.