Nelle suggestive sale della Torre Carlo V di Porto Empedocle, sabato 19 agosto, alle ore 19.00,
verrà presentato l’ultimo libro di Margherita Biondo dal titolo “Veronica che guardava cadere la pioggia”, Edizioni Medinova, con prefazione del giornalista Lorenzo Rosso e immagine di copertina realizzata dalla stessa. Nell’ambito della serata sarà inaugurata anche la mostra di pittura della Biondo sul tema “La poesia del ritratto “. L’evento, organizzato dall’Associazione Culturale empedoclina “SicilStoria”, sarà coordinato dal giornalista Calogero Conigliaro ed introdotto con i saluti del Sindaco di Porto Empedocle, Ida Carmina. Seguiranno gli interventi del Dott. Antonio Patti e del Dott. Antonio Liotta, editore Medinova. Le letture saranno curate da Giusi Carreca. “Veronica che guardava cadere la pioggia” è un romanzo imperniato sulle vicende di un personaggio femminile, per l’appunto Veronica, una donna di mezza età che vede sfiorire la propria gioventù in un periodo condizionato da eventi esterni e bisogni indotti caratterizzati anche dal riemergere degli ideali che avevano forgiato le sue esperienze giovanili. Come tutte le donne della sua età reca un pesante bagaglio di piaceri e dispiaceri che riemergono in un contesto difficile in cui si inoltra facendo i conti con interrogativi profondi ed esistenziali legati alle aspettative di vita, ai sensi di colpa, di impotenza o di inutilità. Un nuovo percorso dove rispolvera, in particolare, il sentimento dell’amore e il desiderio della maternità intentando una personale battaglia alla ricerca di un riscatto nei confronti del passato.
La serata sarà incentrata su un viaggio parallelo tra scrittura e pittura in una kermesse in cui l’autrice analizzerà con attenzione la verità psicologica dei suoi personaggi attraverso la liricità delle espressioni e del colore basandosi sulla relazione pittura-parola. La sua produzione va infatti apprezzata non solo per le peculiarità artistiche ma anche perché racchiude qualcosa in più dei confini di un’oculata scelta grafica grazie alla continua ricerca di un’espressione cromatica sostanziale che fa trasparire, nella varietà dell’incarnato, i contenuti e gli stati d’animo dei soggetti.