Il Ministro degli Interni francese, Gérard Collomb, si è recato sull’isola dove ha congratulato i pompieri. Gesto ufficiale ma attualmente inutile visto i pochi mezzi dei quali è dotata l’isola notoriamente ad alto rischio incendi. Il Ministro degli Interni ha dichiarato che tutta la Francia manca di mezzi sufficienti per combattere gli incendi, che stanno avanzando anche in Costa Azzurra. Peccato che il Governo francese si ricordi che la Corsica è in Francia solo in casi particolarmente gravi, o di scontri causati dall’oblio da parte dell’amministrazione francese, o di situazioni di emergenza come quella che sta toccando in questi giorni l’isola. Ieri, 25 luglio, solo un Canadair lottava sfinito contro le fiamme, l’altro era a terra per un guasto.
La richiesta di soccorsi da parte dell’amministrazione corsa è stata recepita da Genova che ha inviato un Canadair CL 415 del Dipartimento dei Vigili del Fuoco nel quadro della cooperazione europea: la Commissione europea finanzia l’85% delle spese di trasferimento dei bombardieri d’acqua ed il resto è assunto dal paese che chiede aiuto. Ma “Que fait la France?”.
L’Italia ha in corso almeno 24 incendi gravi anche alle porte di Roma e riesce a sostenere anche la Corsica alla quale il Ministro Collomb ha promesso l’ordine di 6 bombardieri supplementari. In attesa i corsi possono contare su se stessi o sulla solidarietà italiana. Poi, forse, qualcuno si meraviglia delle costanti richieste di indipendenza. Neanche durante la campagna presidenziale abbiamo sentito parlare di Corsica. Il Governo francese dovrebbe ricordarsi che è un’isola abitata che non deve servire solo per le speculazioni edilizie.
Luisa Pace