Fatture per operazioni inesistenti per circ a 5 milioni di euro, IVA evasa per circa 850 mila euro, riciclaggio di somme denaro per oltre 278 mila euro ed i tre principali indagati tratti in arresto: è questo il bilancio dell’operazione “ METAL CONNECTION ” della Guardia di Finanza di Treviso.
Il sistema fraudolento è stato scoperto grazie alle articolate indagini condotte dal Gruppo di Treviso che, nei giorni scorsi, ha eseguito tre ordinanze di custodia cautelare agli arresti domiciliari emesse dal GIP del locale Tribunale su richiesta della Procura della Repubblica.
L’attività della Guardia di Finanza ha disvelato il ruolo di cinque imprese site nel trevigiano, formalmente operanti nella fabbricazione di strutture metalliche, che hanno emesso fatture per operazioni inesistenti a favore di altrettante aziende della Marca, al fine di consentire a queste ultime l’evasione delle imposte sui redditi e dell’IVA. Le indagini , condotte mediante l’esecuzione di diverse perquisizioni locali, esame della documentazione fiscale, raccolta di testimonianze e sviluppo di segnalazioni per operazioni finanziarie sospette provenienti da intermediari bancari, hanno portato a delineare il meccanismo evasivo, incentrato sull’emissione e l’utilizzo di false fatture per circa 5 milioni di euro.
Attraverso la ricostruzione dei flussi finanziari, effettuata su 38 conti correnti e su 23 carte prepagate, i Finanzieri trevigiani hanno rilevato che gli autori della frode fiscale hanno anche messo in atto una serie di artificiosi espedienti per rientrare in possesso dei profitti illecitamente conseguiti, avvalendosi della fattiva collaborazione di altri tre soggetti.
Questi ultimi, infatti, dopo aver ricevuto svariati bonifici dalle imprese coinvolte nella frode, avevano il compito di effettuare dei prelievi di contanti dai propri conti correnti con operazioni – di importo superiore complessivamente a 278 mila euro – finalizzate ad occultare la provenienza delittuosa delle somme di denaro.
La lotta alle frodi e agli abusi svolge un ruolo chiave per assicurare, in un’ottica di rigore ed equità, il recupero di risorse illecitamente sottratte all’Erario. In questa direzione, come attesta l’operazione “ METAL CONNECTION ”, massimo è l’impegno del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Treviso in favore della legalità e del merito, dalla parte dei contribuenti e degli operatori onesti.