71° anniversario della Repubblica Italiana
Ci sono tutti. C’è il Presidente, ci sono i Ministri, le Autorità, le bandiere. Ci sono i militari, gli stendardi, i civili.
Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, depone la corona d’alloro alla tomba del Milite Ignoto, in memoria di chi ha servito lo Stato. Ci sono tutti, tutti coloro che hanno servito lo Stato al prezzo della propria vita. Tra questi, David Tobini. Lui alla parata c’era… c’era come gli altri, nel ricordo di chi lo ha voluto bene, di chi lo ha stimato, di chi ne ha apprezzato le doti umane e il coraggio.
Caduto il 25 Luglio del 2011 in Afganistan, il caporalmaggiore David Tobini, parà della Folgore, aveva immolato la propria vita per salvare quella degli altri commilitoni sotto attacco da parte dei ribelli afghani. 41esimo caduto in Afghanistan.
David c’era. C’era la Mamma sì… Mamma Folgore, come affettuosamente la chiamano i Fratelli di David, anche quelli che David non lo hanno conosciuto. Quando sentiamo parlare di morti in battaglia in quelle missioni di pace che tali sono soltanto per quanti stanno comodamente seduti dietro una scrivania, pensiamo sempre che si tratta di vicende lontane da noi. Non vogliamo nemmeno provare a immaginare cosa significhi il dolore. Chi sta dietro una scrivania forse non ci pensa neppure a quanti la morte ha bussato alla porta portandosi via la cosa più preziosa che ha una mamma, un papà.
Annarita Lo Mastro, questo il nome di Mamma Folgore, c’era. C’era al posto di David, al posto dei tanti che non ci sono più. Come ha vissuto la parata? Lasciamo che sia lei, con le sue parole, con i suoi sentimenti, a raccontarci questo 71° anniversario della Repubblica Italiana:
“Presiedo ancora una volta a quella parata! Indosso come ho indossato ed indosserò una semplice mimetica, porta un Nome ed un piccolo “Grande Grado”! E’ semplice, ma l’Italia ama la “semplicita’ “, l’Italia “conosce” e riconosce quel Nome.
Sfrecciano le frecce tricolori sui caduti disegnando i colori d’Italia. Abbandono per un attimo il bianco ed il verde, si li abbandono…… perche’ mi colpisce il rosso….. rosso come tanto sangue versato. Sto per emozionarmi, ma…. lo sguardo si va a posare sui palchi delle autorità e l’emozione si blocca!!! Tanti onori!
Le forze armate, li salutano, con il rispetto con cui devono…. si fanno tante prove! Tutti in pompa magna… io mi sento un moscerino a cui hanno sparato una cannonata. Inevitabilmente penso: Ma se, su quel palco , presiede il capo delle forze armate, un presidente che ha potere decisionale su tutto, perché risponde alla mia istanza, riguardante un riconoscimento, dovuto a metà a Mio Figlio, che l’ argomento non é di sua competenza? Ma non é il capo delle Forze Armate?
Vorrei ricordare a queste istituzioni troppo presi da tanti onori, che a me stamattina tra un basco amaranto che trattenevo e stringevo tra le mani, sentivo scivolare il Mio stesso sangue.
Chissà se per un attimo avrà sfiorato loro il pensiero che c’era una come me ad osservare tutto questo e ricordare tanto altro. Mi è capitato di sentirmi rispondere “una come tutti”…. ma io oggi a casa torno come tutti sì…….. ma ……..non ho TUTTI, quel TUTTI che oggi ritroveranno tra le loro tavole imbandite !! avranno pensato a “tutto” questo?”
Laura Boldrini umilia i militari alla parata del 2 giugno
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