Come avevamo annunziato ieri, siamo venuti in possesso della documentazione della spesa a carico del Comune di Monserrato (alla periferia di Cagliari) per una delle tante manifestazioni pubbliche del magistrato “simbolo del processo per la trattativa Stato Mafia” come lo definiscono gli sgangherati suoi fanatici tifosi. Cioè di parte delle spese a carico di Pantalone.
Si tratta, lo ripetiamo, di una delle tante manifestazioni che, secondo quello che sembra un piano preordinato ad un fine chiaramente, cioè oscuramente, politico si svolgono da tempo in tutta Italia. E si tratta di una parte delle spese per quella manifestazione. Perché ve ne sono certamente altre che sono, invece, a carico dello Stato.
Con delibera del Consiglio Comunale di Monserrato, su proposta dell’Assessore alla Pubblica Istruzione previa direttiva al “Responsabile del Settore Politiche Sociali…Cultura, Sport e Spettacolo, veniva stabilita il 26 gennaio 2017 (del n. 7) la previsione di spesa per una manifestazione, al fine di una “sensibilizzazione che vede in primis la partecipazione attiva ed impegnativa del Comune di Monserrato di concerto con le Agende Rosse (una delle tifoserie ultras antimafia di Palermo – Ingegnere Fratello, Guru, etc.) oltre alla partecipazione delle Pro Loco, del Conservatorio Pier Luigi da Palestrina e della stessa Università degli Studi della Cittadella di Monserrato (??) che con il loro contributo hanno fatto sì che la giornata potesse avere luogo…Accertato il programma dettagliato dell’evento”, fu deliberata la previsione di spesa a carico del Comune in euro 610,50 per servizio di vigilanza del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco; euro 650,00+iva 22% per pagamento brochure, manifesti ed inviti; euro 800,00 per pagamento oneri scolastici Istituto Alberghiero per pausa pranzo (!!!???) ed accoglienza giudice e scorta; euro 120,00 per pagamento grafica per predisposizione elaborati; euro 176,00 per coffee break durante la pausa pranzo. Per un totale di euro 2.500,00.
Se si considera che l’”evento” di Monserrato è uno dei minori, e che si tratta di un Comune di 20.000 abitanti, che alle spese sostenute dal Comune vanno aggiunte quelle di altri enti locali e, soprattutto quelle per il viaggio in aereo, quanto meno della scorta se non del più scortato dei magistrati italiani (che senza scorta al seguito non è voluto andare nemmeno in Inghilterra) e, soprattutto, se si considera che di manifestazioni simili ne sono state fatte molte, tutte di “beatificazione” del “magistrato simbolo del processo della “Trattativa”, con e senza la presenza dello stesso Di Matteo, si arriva alla conclusione che a carico di Pantalone pesa una somma non indifferente per “spese di esaltazione del personaggio”. Che, dato anche l’impegno accanto al suo Mentore Ingroia, ha tutta l’aria di costituirne il tessuto preliminare (e manco troppo tale) della costituzione di un “partito”. Che Ingroia ci spiega dovrebbe essere “giudizial populista” etc. etc.
Ma i nostri personaggi politici non ritengono di poter dare un’occhiata a questo strano lavorio. Hanno da meditare e da accapigliarsi per fare una legge elettorale che moltiplichi il valore dei loro scarseggianti voti.
Mauro Mellini