Il Presidente Mattarella è un vecchio democristiano, vecchio di età e di militanza, e per questo cattolico e socialista come tutti i democristiani doc, che hanno fatto del capitalismo socialista la via italiana alla ricchezza.
Una persona perbene, perbenissimo, senza se e senza ma.
Ma forse lui e i magistrati che si sono occupati del caso e che hanno dichiarato illegittima un’ordinanza di un sindaco PD contro l’elemosina hanno perso di vista la realtà dei fatti.
E’ vero: chi chiede l’elemosina senza dare fastidio non reca danno particolare, ed è vero: molti di noi vorrebbero semplicemente non vedere il disagio.
Ma se per un solo momento smettessimo di guardare il particolare e allargassimo l’orizzonte sulle nostre città, cosa vedremmo?
Perché di grandi ideologie e piccole delinquenze, si muore.
E a tutte queste associazioni – sicuramente di valore e sicuramente piene di buon cuore – che difendono i poveri, i diseredati, gli ultimi degli ultimi, vorrei dire: le città sono un agglomerato di persone, ognuna con la propria specificità e TUTTI hanno diritto di essere tutelati.
Anche chi lavora, anche chi è ricco, anche chi produce benessere e paga tasse per quelli che invece le evadono sistematicamente.
In una città hanno diritto a essere tutelati quelli che non vogliono vedere l’immondizia sistematicamente tirata fuori dai cassonetti da bande di zingarelli; anche i turisti che non vogliono arrivare a Fontana di Trevi e trovare storpi, ciechi e poveri disagiati chiedere l’elemosina ad ogni angolo con lamentele di vario tipo; hanno diritto anche i cittadini che non possono più fare una passeggiata o uscire da un negozio senza incontrare il colored di turno con il cappello in mano; oppure senza avere i marciapiedi di belle strade commerciali invase da bancarelle di stracci; o anche i sampietrini costellati di cicche di sigarette.
Hanno diritto anche ad essere tutelati i ragazzi che vanno a scuola e trovano merda dappertutto e bottiglie di birra che nessuno raccoglie, o le famiglie che tornano dalle vacanza trovando tutti i cassetti di casa rovesciati.
Ha diritto ad essere tutelato anche chi decide di fare una gita fuori porta senza dover vedere puttane mezze nude ogni cento metri su tutte le strade consolari.
La città è un animale complicato, e il 99.99% dei problemi sono piccoli. Magari difficili da risolvere, non dico di no, ma il problema di Roma ad esempio non è Fuksas o Calatrava. Il problema di Roma è trovare un autobus sull’Appia Antica la domenica, oppure un taxi quando piove.
Le nostre città vanno completamente rovesciate, partendo dal basso, dalle piccole cose, e da sanzioni feroci, da poteri certi nelle mani dei sindaci a cui dare la responsabilità di fare cose, e non l’alibi del “abbiamo le mani legate”.
Caro Presidente, con affetto, e da cittadino ex-giovane che capisce da dove viene la sua angoscia, le dico che queste sentenze sono dannose, perché i problemi non si eliminano facendo finta che non esistano.
E che l’ordine e la legalità non sono cose di destra, anzi.
Rodocarda