Sciopero e manifestazione nazionale a Roma per le lavoratrici/ori degli appalti scuole MIUR. L’8 Marzo è sciopero generale delle donne e l’8 marzo le migliaia di addette (e addetti) degli appalti Consip per le pulizie e decoro delle scuole MIUR scenderanno in sciopero e in piazza da tutta Italia a Roma a partire dalle ore 14.00 sotto la sede del Ministero della Pubblica istruzione in viale Trastevere – perché sia chiaro che questo 8 Marzo non sarà, una ricorrenza puramente celebrativa, fatta di mimose e cioccolatini, ma una giornata di vera lotta per la dignità delle donne e del lavoro.
L’8 Marzo i lavoratori ex LSU ATA e appalti Consip/scuole saranno in sciopero nazionale e da tutta Italia confluiranno a Roma sotto la sede del MIUR alle ore 14, dopo 20 anni di sfruttamento ancora più determinati e con le donne in piazza per chiedere dignità, lavoro, uguaglianza e lotta alla violenza dentro e fuori i posti di lavoro per chiedere la fine del sistema consip, la reinternalizzazione dei servizi e degli addetti e consegnare al Ministro della Pubblica Istruzione il “LIBRO NERO” sugli appalti di pulizia e decoro – che evidenzia il lato oscuro degli appalti e gli intrecci di interessi che da 20 anni tengono questi lavoratori, le scuole e le casse pubbliche, sotto scacco degli interessi poco pubblici e poco trasparenti delle aziende del settore.
“I lavoratori e le lavoratrici ex-lsu e appalti storici scuole, sono stati le prime vittime del sistema degli appalti e stanno sperimentando sulla loro pelle i meccanismi di sfruttamento e illegalità che recenti inchieste hanno messo in luce in questo appalto e nel sistema “Consip”, oggi alla ribalta della stampa. USB sarà al fianco delle lavoratrici e dei lavoratori che lottano per recuperare diritti, dignità e reddito, taglieggiati dalle politiche scellerate messe in atto nella scuola dal Governo, dai sindacati concertativi e dal sistema delle grosse centrali della cooperazione” dichiara Bonvino Carmela dell’Esecutivo nazionale USB Lavoro Privato “ e con un richiesta chiara e precisa: GIUSTIZIA di questi 20 anni di “sfruttamento fisico”, di “degrado delle regole”, di “mortificazione economica” dei lavoratori che sono stati ”scaricati” da un’azienda all’ altra “defraudati” giorno per giorno di ogni diritto, costretti a subire flessibilità selvagge, aumenti dei carichi di lavoro, pagamenti non corretti e non corrisposti, decurtazione arbitraria di ferie e permessi, accredito di banche ore, migrazioni da una scuola all’altra a proprie spese, licenziamenti per motivi di salute, scarsa sicurezza sul lavoro, carenza nelle forniture e molto altro ancora”.
“Di fronte allo scandalo consip, alle inchieste dell’autorità garante della concorrenza, i pronunciamenti dell’Autorità anticorruzione su questo appalto milionario” conclude Bonvino “è arrivato il momento, prima che oltre 11.000 lavoratori precipitino nel baratro, che lo Stato si faccia carico dei servizi e dei lavoratori, chiudendo con l’esperienza nefasta e poco “legale” degli appalti e facendosi carico degli addetti – anzicchè delle imprese che barano le gare e aggravano i costi sociali – chiudendo con i progetti scuole belle/sicure e Pulite e procedendo con urgenza all’assorbimento negli organici degli addetti prima che vengano scaricati con pesantezza su questi lavoratori, come per le crisi di Ilva e Alitalia, i costi del sistema delle privatizzazioni con il suo carico di sprechi e licenziamenti.
Carmela Bonvino
Aldo Mucci