A seguito di approfondite attività investigative, un cittadino marocchino, 33enne è stato espulso ieri dal territorio nazionale, perché ritenuto “socialmente pericoloso per l’ordine e la sicurezza pubblica”.
Con il rimpatrio di oggi, il sedicesimo del 2017, salgono a 148 i soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso espulsi con accompagnamento alla frontiera dal gennaio 2015 ad oggi.
In particolare, il cittadino marocchino era stato arrestato l’11 gennaio scorso da personale della Questura di Catania dopo che aveva lanciato, senza alcuna ragione apparente, alcuni sassi contro un’autovettura in transito e aver opposto resistenza e violenza contro l’equipaggio della Volante intervenuto nella circostanza.
All’esito del controllo, sul telefono cellulare in suo possesso, sono state rinvenute immagini di una pistola associata a versi del Corano e a luoghi sacri per l’islam.
Il marocchino era poi risultato in posizione irregolare sul territorio nazionale e, in occasione di un suo precedente arresto avvenuto nel settembre 2016, per i reati di violenza, resistenza contro pubblici ufficiali e danneggiamento di un’auto della Polizia, aveva anche urlato frasi a favore dello Stato islamico e minacce contro il nostro Paese.
Successivamente, rimesso in libertà, è stato trattenuto nel Centro di Caltanissetta ed espulso oggi dalla frontiera di Roma-Fiumicino con volo diretto a Casablanca (Marocco).