DIAMO AI COMUNI IL RUOLO DA PROTAGONISTI UNA NUOVA LEGGE PER AUTONOMIA E SUSSIDIARIETA’
Il sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli, con un gruppo di colleghi sindaci che voteranno No al reeferendum costituzionale, promuove una petizione di cittadini e amministratori pubblici perché il Governo dia più forza all’autonomia locale e rafforzi il principio di sussidiarietà.
“Ridate ai Comuni responsabilità, risorse e iniziativa. Faremo un favore all’Italia, alla democrazia, alla libertà e agli italiani. E alla ripresa del Paese”. E’ la richiesta contenuta in una petizione online lanciata dal sindaco di Ascoli Piceno, Guido Castelli – in prima linea da settimane nelle zone colpite dal terremoto – insieme a molti altri suoi colleghi, impegnati a sostenere il No al referendum costituzionale del 4 dicembre.
“Il primo livello in cui le Istituzioni si manifestano alle comunità territoriali, sociali, economiche e familiari sono da sempre i Comuni – scrive Castelli -. E’ il livello in cui, dalla lezione di don Sturzo a quella di De Gasperi, il nostro Paese ha saputo rinascere ogni volta che era caduto in crisi. Gli anni che abbiamo alle spalle hanno imposto ai Comuni italiani sacrifici che nessuna Pubblica Amministrazione ha compiuto per rispondere a quell’economia di guerra imposta a tutta Europa con la crisi manifestatasi nel 2008 e ancora per certi versi non conclusa”.
In cinque anni i Comuni italiani hanno visto tagliati i loro bilanci per quasi 14 miliardi di euro. I servizi per le città e i cittadini si sono impoveriti per analoga cifra. E’ tempo che i tagli forsennati ai bilanci comunali siano interrotti. Ed è il tempo che le politiche neocentraliste avviate dal Governo Monti e coronate dal Governo Renzi, siano contraddette e ribaltate. Se i Comuni non potranno essere rimessi nella condizione di guidare la rinascita dei loro territori, e se finiranno per essere solo esattori di tasse da trasferire a Roma, questo Paese non si salverà. Le autonomie locali e il principio di sussidiarietà hanno segnato la crescita e la democrazia dell’Italia. E come scriveva Alexis de Tocqueville: “Se togliete al Comune la forza e l’indipendenza vi troverete solo amministrati, non cittadini”. E ancora: “Le istituzioni comunali sono per la libertà ciò che le scuole sono per la scienza. Esse la mettono alla portata del popolo. Senza istituzioni comunali una nazione può darsi un Governo libero, ma non ha ancora lo spirito della libertà”.
“Il disegno di riforma costituzionale sottoposto a referendum il prossimo 4 dicembre porta a un opposto fine. Che i sindaci dei Comuni italiani non possono condividere. Sarebbe come chiedere a un tacchino di fare festa perché viene Natale! Ecco perché i #sindaciperilno chiedono al Governo Renzi di ridare autonomia e risorse ai Comuni. E chiedono ai cittadini italiani di sottoscrivere questa petizione”.