Il primo dato che salta all’occhio è che il nome di Donald Trump si cerca quasi tre volte di più di quello di Hillary Clinton: 4.1 milioni di richieste contro 1.5 milioni. Interessante poi il fatto che al secondo posto nelle richieste relative a Trump gli americani cercano il suo account Twitter (246 mila) e moltissimi utenti si sono interessati allo scandalo della email della Clinton (la richiesta Hllary Clinton email è stata digitata 90 mila volte). Nel top-5 delle richieste c’è poi il patrimonio dei due candidati, altre terreno di scontro durante la campagna elettorale: 201 mila nel caso di Trump e 27 mila per la Clinton. La loro età è un altro fattore di curiosità per i potenziali elettori: 110 mila query per Trump e 74 mila per Clinton.
Circa 135 000 persone hanno cercato informazioni sulla moglie di Donald Trump e tra le richieste più curiose si può sottolineare Hillary Clinton Benghazi (18 mila richieste) e l’interesse per i candidati in giovinezza (15 000 per “young” Clinton e 22 000 per Trump). Settantaquattro mila americani digitano su Google“Donald Trump for president”, mentre 33 mila si interrogano sulla sua educazione e 27 mila sui suoi capelli. In 12 000, invece, vogliono sapere chi è Donald Trump?
I siti dei candidati, così come i loro profili social, sono altri indicatori importanti dell’interesse (e delle preferenze) degli elettori. In autunno il sito di Hillary Clinton ha ricevuto circa 1.2 millioni di visitatori ogni mese, crescendo in termini di traffico da 540 mila visite in gennaio a 966 mila in maggio. Il suo sito è al primo posto in Google per le richieste immigration reform. E dopo il famoso articolo “7 cose che Hillary Clinton ha in comune con tua abuela”, il suo sito si trova al primo posto in Google America per la richiesta abuela (nonna in spagnolo). Il sito di Donald Trump ha invece totalizzato un traffico di 3.1 millioni di visitatori, quasi tre volte il traffico generato dal sito di Hillary Clinton. A inizio anno le visite erano 368 mila, ma alla fine di giugno il traffico è aumentato di quasi 10 volte.
In estrema sintesi i risultati mostrano che sul campo di battaglia di Internet Donald Trump batte Hillary Clinton, ma per sapere chi vincerà e se i risultati dei motori di ricerca saranno indicatori affidabili dovremmo attendere ancora qualche giorno.