Riprendo ancora una volta l’annosa questione della salvaguardia di queste opere di difesa militari della II guerra mondiale perché ci sono novità…negative !!
A Siracusa, sulla costa della splendida Riserva Naturale del Plemmirio, degli appassionati di archeologia militare hanno segnalato al fine di un intervento pubblico che ne tutelasse la salvaguardia alla locale Soprintendenza la paventata, prossima demolizione di tre bunker prospicienti la costa.
La risposta, secondo quanto riportato dai social, sarebbe stata: “è stato avviato il procedimento per il riconoscimento di interesse culturale, ma non ci sono altre soluzioni al di fuori dell’abbattimento dei bunker pericolanti, perchè c’è alto rischio per l’incolumità pubblica. Altrimenti bisognerebbe effettuare interventi altamente invasivi sulla costa“.
Signori miei… siamo nel 2016 e “stiamo avviando il procedimento” ? Logico che parecchi bunker, dopo 73 anni dalla fine della guerra in Sicilia, diventino “pericolanti“…specie quelli che si trovino “a mollo” (vedi foto allegata).
Mi scusino però i tecnici: non si potrebbero consolidare le basi per mantenerli, non dico certo “raddrizzarli”, nelle attuali condizioni di equilibrio statico? Non ritengo sia uno sfregio alla natura visto che oramai fanno parte, sono pure mimetizzati ed esteticamente gradevoli, del paesaggio costiero (in questo specifico caso).
Peraltro ritengo che i costi per “tenerli su” non possano essere tanto superiori a quelli della demolizione, considerando la difficoltà di accesso ai siti ed il “peso” di queste opere in calcestruzzo.
La vicenda dei bunker in pericolo nel Plemmirio è indicativa. E poi non è vero che si fanno “sparire” solo quelli “pericolosi“, ogni appassionato sa che non è cosi e cerca come può di porre rimedio.
Ribadisco in conclusione: queste opere di archeologia militare, altrove salvaguardate e sfruttate per fini storico-ambientali con evidenti ricadute turistiche da noi, in Sicilia specialmente sono abbandonare a se stesse, spero “solo” per incuria delle competenti autorità ed istituzioni.
Si dica una volta per tutte, sulla stampa, cosa se ne intende fare!
Vincenzo Mannello