Si sono distratti o hanno tirato a sorte. E’ l’unica idea che mi viene in mente all’annuncio della nomina di François Hollande a “Uomo di Stato dell’anno per la sua leadership nella protezione della democrazia e della libertà” in occasione degli attentati del 2015 e per “il suo contributo alla stabilità ed alla sicurezza del mondo”. Il suo predecessori è stato David Cameron. Prima di loro il premio è andato anche a Sarkozy o ad Angela Merkel.
La balzana idea è venuta all’associazione americana Appeal of Conscience che promuove la pace, la tolleranza e la soluzione dei conflitti.
Proprio per rispettare tali principi il posto di Uomo di Stato dell’anno avrebbe dovuto restare vuoto. Non vedo, anche cercando con un lanternino un Capo di Stato che meriti, nel 2016, ed anche prima, un premio così prestigioso mentre paesi come la Siria non sanno neanche più se sono bombardati da una Coalizione venuta a salvarli o dai folli del sedicente Califfato. Mentre i terroristi entrano ed escono dall’Europa e degli USA come topi nell’Emmental.
La lista delle lamentele è lunga, dovrei citare le firme di contratti miliardari con paesi che non rispettano i diritti umani, la gente lasciata a dormire per strada nella stessa capitale francese.
No! La gente non è al sicuro e la democrazia non è rispettata nella maggior parte dei paesi che mi vengono in mente.
Quel premio doveva restare appoggiato su una sedia vuota.
Luisa Pace