Renzi si deve essere reso conto che quello che ha potuto raspollare sul mercato nazionale degli aiuti alla sua politica di monopolizzazione del potere ha toccato il fondo del barile. E ricorre ad aiuti di importazione dall’Estero. In altre parole dovunque ci sono padroni di questa nostra maltrattata Italia, Renzi ritiene che ci devono essere “amici degli amici” del suo Partito (dei padroni) della Nazione.
E’ nota la storia della gaffe dell’Ambasciatore USA.
Ora pare sia scappato fuori un certo “politologo”, nonché presidente di Eurasia Group, Bremmer (presidente del think tank con sede a New York: (gnezzeca picciotti! verrebbe da dire) che, rivendica il “diritto” (!!!) dell’Ambasciatore USA di spiegare agli italiani come devono votare al referendum. E molte altre belle cose: si compiace dell’incontro a tavola tra Obama e Renzi (che ha, in verità, tutto il sapore di un incontro tra prossimi ex). “Il premier (Renzi) ed il Presidente (Obama) condividono la visione dell’importanza dell’alleanza transatlantica e probabilmente si piacciono” (!!??). Aggiunge che “al momento l’Europa si sta sfaldando e l’alleanza transatlantica è indebolita. Gli USA hanno bisogno di partner europeo forte, in questo momento entra in giuoco il rapporto Obama-Renzi”.
Questo signor Bremmer benché multiqualificato e multitolato deve essere informato delle cose italiane e delle qualità e del ruolo di Renzi come io lo sono dei problemi dei viaggi interplanetari. Se veramente l’Alleanza transatlantica e la politica USA per l’Europa dovesse contare su di lui dovremmo pensare che anche da quelle parti siamo gli sgoccioli.
Dice questo signore: Renzi “rafforza l’Europa che si sta sfaldando”.
Come la “rafforza”??
Un giorno è l’uomo della Merkel, il giorno dopo è ad Atene per un Europa Mediterranea con Tsipas, Hollande, etc. in funzione antigermania, è favorevole ad un ruolo italiano nella guerra all’ISIS purché non “conflittuale”, vuole l’allentamento dei vincoli di bilancio imposti dall’Europa, ma promette di osservarli perché lui farà tutto risparmiando sull’indennità dei senatori.
Renzi è l’uomo del “Partito dei Padroni della Nazione”. Ma non sembra che sia abbastanza affidabile anche per i (suoi) padroni. Ed infatti, secondo notizie di stampa, il comitato del SI sarebbe rimasto senza soldi. Anche la Confindustria è disposta ad investire sull’ex Boy-Scout solo parole.
I soldi sono una cosa seria.
Mauro Mellini