Secondo un articolo di Pier Francesco Borgia su “Il Giornale” del 19 luglio, Confindustria, che si era già affrettata ad offrire al Governo Renzi il suo SI al pasticcio pseudoriforma costituzionale, si starebbe prodigando per allontanare il voto in modo da incassare il prezzo specifico della sua così convinta presa di posizione “riformista” prima della…consegna della merce. Il prezzo sarebbe rappresentato da “benefici” e “incentivi” nella legge di stabilità.
Infatti la “priorità” della legge di stabilità rispetto al referendum è questione sulla quale stranamente si insite.
Confindustria non vende a credito!!!
Mauro Mellini