Sui mancati pagamenti degli stipendi agli operatori ecologici di Lampedusa e Linosa
Con la presente l’Unione Sindacale di Base (USB) Sicilia (distaccamento di Lampedusa) che da mesi organizza e supporta lo sciopero dei lavoratori ecologici dell’isola dà voce ai lavoratori delle nettezza urbana. I lavoratori informano che nei giorni 11 e 12 luglio prossimi ci sarà un ulteriore sciopero degli operatori ecologici. Due nuove giornate di sciopero, questa volta in adesione a quello nazionale dell’11 e 12 luglio prossimo proclamato Fp-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, Fiadel.
La causa dello sciopero è le stessa da circa otto anni: i ritardi dei pagamenti delle mensilità che oscillano dai 3 ai 6 mesi. Da anni tutte le istituzioni giocano a scaricare le loro responsabilità: il Comune accusa le ditte, le ditte accusano il comune, la Regione dice di mandare i soldi al comune, il comune dice che la Regione non manda i soldi e nella totale confusione tutto continua come sempre. Dimostrazione della complicità delle varie istituzioni e delle ditte in questa faccenda è il fatto che il servizio della raccolta rifiuti dal 2010, va in proroga con un affidamento diretto alle stesse ditte e proprio ieri il comune ha rinnovato la proroga.
Come mai se il problema sono le ditte da 5 anni questa amministrazione rinnova la proroga e non ha pensato di riordinare la gestione del servizio rifiuti? L’affidamento diretto per motivi di urgenza che ha scavalcato le norme anticorruzione è costato a questa amministrazione comunale, insieme ad altri 74 comuni siciliani, il segnalamento all’Autorità Nazionale Anticorruzione.In questi mesi di azione sindacale abbiamo avuto: per ben due volte lo stop dello sciopero da parte della commissione di garanzia, pressioni da parte della prefettura, il fermo da parte dei carabinieri locali di un lavoratore durante le ore di lavoro, pressioni da parte delle ditte, per non parlare del comportamento del sindaco che recentemente scriveva alla prefettura per bloccare una riunione alla Regione Siciliana dicendo che la questione era risolta e non c’era bisogno di nessun incontro, lettera che la prefettura accettava e rimandava al sindacato USB. Gli intrecci tra politici e gestione del servizio è stato più volte sottolineato e per chi volesse approfondire può leggere a questo link https://askavusa.wordpress.com/2016/05/19/lampedusa-i-netturbini-e-la-legalita/
In questi giorni le mogli dei lavoratori si sono recate in comune, anche durante il consiglio comunale, per avere notizie in merito agli stipendi/pagamenti alle ditte e nel solito rimpallo di responsabilità tra Regione, Amministrazione e Ditte, sono state aggredite dal Sindaco e da un consigliere comunale.
La colpa delle mogli dei lavoratori è quella di chiedere informazioni sui pagamenti. I lavoratori dichiarano “In questi anni abbiamo sempre sospeso le nostre azioni di sciopero durante l’estate per garantire la pulizia dell’isola in un periodo così importante per tutti che riguarda l’economia che provvederà anche il sostentamento del periodo invernale ma purtroppo ora siamo costretti per il rispetto della nostra dignità e il mantenimento di condizioni dignitose delle nostre vite e delle nostre famiglie a organizzarci e fermarci anche nel periodo estivo e finché non avremo risolto la questione continueremo a farlo in maniera sempre più cadenzata. Riconosciamo che questo porterà disagio alle strutture turistiche, ai cittadini e a tutti quelli che si trovano in vacanza sull’isola. Per questo VI CHIEDIAMO SOLIDARIETÀ e vi invitiamo di fare anche voi, come fruitori del servizio, pressioni in merito alla nostra situazione per risolvere la questione dei ritardi dei nostri stipendi ed evitare che questo di riflesso possa ricadere sulla vita di tutti i cittadini e degli imprenditori che si sostentano con il turismo e non solo”
USB Lampedusa
Giacomo Sferlazzo Francesca Del Volgo