Ieri, contrariamente a quanto mi ero ripromesso, ho ascoltato di nuovo “La Zanzara”, il programma condotto su Radio24 da Giuseppe Cruciani.
E ancora una volta mi sono trovato in imbarazzo, combattuto tra la mia assoluta convinzione della sacralità della libertà di stampa, e il disprezzo per una trasmissione che negli anni è sfociata in un’arena in cui il matador sceglie tori assenti o deboli per le le sue spade.
Radio24 è l’emittente di proprietà del Sole24Ore, e quindi di Confindustria.
Ora, nessuno nega che Confindustria abbia il diritto di avere e anzi di proporre opinioni politiche e sociali anche forti.
D’altronde per moltissimi anni Confindustria, Sindacati e Governo sono stati la trimurti che ha retto le sorti di questo Paese, ci mancherebbe che mettiamo la mordacchia ai “padroni”, mica siamo in Corea del Nord.
Dopodiché però qualche domanda se quello che viene vomitato dall’emittente dell’associazione degli industriali ce la dobbiamo fare.
Stiamo sempre attenti al politically correct, in un paese che si barcamena tra chiese di vario ordine e grado, e ci inalberiamo se Augias dice che è sbagliato pettinare le bambine come fossero delle diciottenni, poi accettiamo che Cruciani chiami “froci” gli omosessuali.
E’ questa l’idea che l’editore del Sole24ore ha degli omosessuali?
Perché non ci dimentichiamo che un editore, e il suo Direttore, sono responsabili di quello che si dice.
Dice Cruciani “sono stato sdoganato da Luxuria a chiamare froci gli omosessuali”.
Fico.
Quindi Vladimir Luxuria è il detentore del riferimento morale della stampa in questo Paese.
Quindi siamo tutti sdoganati, o solo Cruciani?
Se io domani dicessi “frocio” ad un omosessuale potrei essere denunciato o no?!
Se scrivessi su un quotidiano “Tal de’ Tali è frocio” si configurerebbe come diffamazione o no!?
E se lo dicesse che so, il Presidente del Consiglio?
Siamo tutti sdoganati a dire frocio, merda, stronzi?
Siamo tutti sdoganati ad insultare senza ritegno chiunque, soprattutto gli assenti?
Dice la presentazione de “La Zanzara” sul sito di Radio24: “Senza tagli alle vostre opinioni”.
Peccato che le voci contrastanti, le telefonate fastidiose che non piacciono al conduttore, vengano troncate senza appello.
I Radicali, che non ho mai amato peraltro, fecero un vero esperimento di democrazia dell’etere, nel 1986 mi pare, quando permisero a chiunque di parlare per un minuto senza censura, e mandarono in onda qualsiasi cosa. Qualsiasi.
Uno schifo, per lo più, ma almeno senza censura.
La Zanzara invece è diventato uno spazio in cui le opinioni diventano insulti, in cui la censura è praticata dietro il diritto del giornalista di esprimere le proprie opinioni, in cui vengono sollecitati gli istinti peggiori, riguardo alle cose della politica e della società.
Spero almeno che la Confindustria riesca a vendere benino gli spazi pubblicitari, perché in Italia, come in America, il trash paga sempre.
Ha detto il neo Presidente Boccia nel suo discorso di insediamento: “Il Sole 24 ore dovrà essere sempre più portatore della cultura economica e industriale nel nostro Paese.”
Spero che dare del frocio ad un omosessuale non faccia parte della cultura economica e industriale dell’Italia, almeno non dell’Italia che io personalmente vorrei.