Renzi, lo scrivono i giornali nei titoli di prima pagina, apre la campagna per il SI al referendum costituzionale.
Non saremo noi a rispondere che si apre quella del NO. Noi non siamo nessuno. Il no non è la parola d’ordine di un capopartito, di un’organizzazione, dell’Opposizione, della Sinistra o della Destra. Tanto meno quella di un vecchio grafomane qualsiasi.
La campagna per il NO è e deve essere la campagna di tutti. Se per Renzi il SI è un voto perché egli resti, per noi il NO deve essere quella per una Costituzione che non è fatta, e tanto meno deve essere disfatta, per un governo o un governicchio che vada via o resti.
Siamo contro la riforma – rottamazione anzitutto proprio perché questa cosiddetta riforma è solo un insieme male assortito di norme concepite solo perché un Renzi qualsiasi resti a Palazzo Chigi.
I comitati per il NO? Se ne facciano di Sinistra e di Destra, di politici e di “antipolitici” (non sarà questa l’occasione per discuterne). Nessuno dica che questa sarà solo confusione. Noi difendiamo una Costituzione che sia una Costituzione e non un decreto di Renzi ed altri ministri più o meno “etruschi”. Non c’è e non ci deve essere nessuno oggi o domani che venga fuori ad annunciare che “ha costituito o, magari, costituirà” tot comitati.
TUTTI I COMITATI PER IL NO SONO BUONI. Diamoci, quando occorre ed è possibile, una mano, ma nessuno dica “il mio comitato è più per il NO del tuo” ed altre sciocchezze del genere.
Purtroppo dobbiamo prendere atto che dalla stampa, dai giornali e televisione non dobbiamo attenderci granché. Il documento dei quarantotto Costituzionalisti di durissima critica alla cosiddetta riforma renzian-boschiva non ha avuto che scarsissimo rilievo.
Ho già suggerito che ne sia fatto un opuscolo a tiratura di almeno 100.00 copie. E’ assurdo che una dichiarazione di tale rilevanza, inconsueto per gli ambienti accademici italiani, non abbia che le poche righe che gli hanno dedicato per un solo giorno i giornali italiani.
Comitati per il NO potranno e dovranno costituirsi non solo e non tanto su base territoriale, né solo su base di partito.
Ne facciano cento, cinquecento, mille, gli Avvocati, gli ex Parlamentari, gli amministratori di Comuni e Regioni.
Si aprano cento, mille, diecimila siti internet per il NO.
Non credo che debba essere un vecchio decrepito a dare suggerimenti del genere.
Da questo momento la mia pagina facebook e www.giustiziagiusta.info possono considerarsi Comitato per il NO.
Al lavoro!
Mauro Mellini