Oggi vorrei rispondere agli Amici che ci hanno dato i loro commenti ai miei articoli o, almeno, a qualcuno di essi.
Devo dire, anzitutto che li ringrazio, anche, e soprattutto, quelli che hanno ritenuto di esprimere dissenso e critiche. Il che non significa che automaticamente i motivi del dissenso e le critiche che fossero, magari, un po’ balordi, diventino un capolavoro di acume e di buon senso.
Lo scritto sul caso del professore di musica che ha dato quattro ad un’alunna che gli aveva richiesto quali fossero le opinioni politiche di Lucio Battisti ha fatto venir fuori, critiche che mi hanno sorpreso solo un po’ e che dimostrano che non sono capace di far capire quello che intendo. Fascista o no, “importante” o no (mi pare proprio di no) che l’autore di canzoni (scusa Bonsignore se ho scritto “canzonette”, forse perché quando avevo l’età di quella ragazzina si diceva sempre “canzonette”, per indicare la “musica leggera”) quello che in questo episodio mi pare rilevante è che un professore dia un voto per una domanda, anche se, ed, anzi, soprattutto se irrilevante per le questioni oggetto del suo insegnamento, invece che per una risposta.
Il resto, per quanto possa appassionare i lettori (ognuno si impressioni per quel che crede), non c’entrava con quel che intendevo sottolineare e che era il senso della notizia.
Se l’episodio mi sembra indicativo del livello delle nostre scuole, non è certo perché tutti i professori siano così suscettibili (stavo per dire un pochetto isterici) ma perché pare che veramente il fascismo attribuito a Battisti sia più scandaloso di quel modo di fare indiscutibilmente un po’ “fascista” del prof..
Ieri i commenti sul mio pezzo “Referendum: ci sono le firme anche troppe” Matteo Niero commenta “però spiega i motivi del NO, altrimenti sembri diventato un talebano cinque stelle e sarebbe male”. ……………..
Caro Matteo, sarei proprio tentato di risponderTi che sembri Tu un talebano, ché però quelli i versetti del Corano se li scrivono, magari addosso. Io i motivi del NO li ho scritti e riscritti in tutta una serie di articoli anche piuttosto argomentati (qualcuno ha commetto “taglia, taglia” esortavano ad essere più breve).
Ieri ho detto: andiamo a votare NO. Due tre giorni fa avevo fatto ancora una volta una sintesi, più che sufficiente a dimostrare che, tutto sommato, non sono un Talebano e tanto meno un “5 Stelle”. I miei articoli stanno lì: ogni volta che dico che s’ha da votare NO non è proprio il caso che li snoccioli tutti con titoli e date. Prima di definirmi un “talebano” sarebbe il caso che Tu, se non a leggerli, vada a vedere che ci sono.
E poi: non sarebbe meglio che i “motivi” li chiedessi a Renzi per questa sua furbesca cavolata di mandare i suoi a firmare per il referendum contro la sua riforma, per appropriarsene? E, magari, tutto questo Renzi non lo ha scritto e nemmeno ne ha parlato all’ineffabile Boschi!
C’è poi un certo Luciano Scalia, il cui giudizio sull’articolo sulle firme per la richiesta di referendum non si presta a dubbi: “Caro Mellini, come sei caduto in basso!!” Non mi dice perché. Non gli dirò che è un talebano. Ma qualche sospetto che sia un seguace di Renzi, uno del P.D., ovverosia del “Partito della Nazione” ce l’ho. Per fortuna non sono mai stato tanto in alto, così la caduta non mi fa tutto questo gran male. In basso ci sto bene, anche se, capirete, esser ridotto ad occuparmi nientemeno che di un Renzi è di una Boschi e pure di uno Scalia …..!!!
Cari saluti. Votate NO!
Mauro Mellini